Le Vie dei Tesori a CATANIA
Ursino Recupero, la biblioteca dei conventi scomparsi. Si visitano la barocca San Francesco Borgia, e i musei privati dedicati agli oggetti di una volta. Un mistero da risolvere tra una chiesa settecentesca e la sala Dusmet. Si raggiunge Acireale dove si visita l'area archeologica, e si ritorna nell’enorme hangar dei dirigibili di Augusta.
Dettagli evento
Data di inizio 01.11.2025 - 00:00
Data di fine 02.11.2025 - 00:00
Località
Tipologia
Le Vie dei Tesori a CATANIA
Quarto weekend – sabato 1 e domenica 2 novembre
CATANIA. Immaginare i monaci chini sui codici miniati o le sorelle che custodivano i corali: si può scorrendo l’immenso patrimonio di 290 mila volumi - tra codici miniati, manoscritti, pergamene, corali, erbari secchi, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio antichi e moderni – delle Biblioteche riunite Civica e Ursino Recupero negli ultimi due weekend a Catania delle Vie dei Tesori. Che si preparano al loro quarto e penultimo fine settimana, sabato e domenica (1 e 2 novembre), in un’ubriacatura di cripte, cappelle, chiese, piccoli musei privati, biblioteche. Come questa che racchiude gli archivi delle congregazioni religiose soppresse, degli Ordini monastici, le librerie dei Benedettini, oltre alla collezione – museo del poeta e traduttore Mario Rapisardi, e quella del barone Antonio Ursino – Recupero ereditata alla sua morte.

Ma si ritornerà anche ad Augusta per visitare la “cattedrale” laica che lo scorso weekend ha fatto il pieno di visitatori: l’hangar di cemento da 12mila metri cubi, lungo più di 100 metri e altro 37, talmente stabile e antisismico che lo vennero a studiare i giapponesi. Costruito all’inizio del secolo scorso per dirigibili e idrovolanti dalla Regia Marina, ha una lunga storia di recuperi e abbandoni, visitarlo (dalle 10 alle 16) sarà una vera esperienza.
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Ritorniamo a Catania: si visitano il chiostro della chiesa di Santa Maria di Gesù e la sua collezione di opere d’arte, dalla Madonna con bambino di Antonello Gagini che realizzò anche portale e addobbi della Cappella Paternò; al trittico di Antonello da Saliba, a un crocifisso di fra’ Umile da Petralia. Poi San Francesco Borgia, una delle quattro “voci” del barocco catanese, il prezioso Palazzo Asmundo di Gisira trasformato in un hotel de charme. Tra le curiosità, lo storico coltellinaio Gerace che cesella ancora a mano le lame affilate: pochissime persone alla volta per un luogo che pare la bottega di Efesto; il MUSCA, declinato su antiche carrozze e finimenti (poco lontano i bambini potranno montare il buffo pony Artù all’Istituto di Incremento Ippico); la Fondazione Kalos con le sue collezioni e il Museo etnoantropologico Panascia che ha raccolto migliaia di strumenti quotidiani. Apre le porte la casa-museo di Jean Calogero, l’artista amato dai divi di Hollywood che volle abitare ad Aci Castello. Sabato e domenica si ritorna, con la collaborazione del Parco di Catania e Valle dell’Aci, nelle aree archeologiche: l’Anfiteatro, il più amato, ma anche la cripta di Sant’Euplio, le Terme dell’Indirizzo e le Terme della Rotonda, e le novità del Foro Romano e dell’ipogeo, oltre a Santa Venera al Pozzo ad Acireale dove domenica alle 10.30 gli archeologi di Stoà Sicula insegneranno ai bambini come si modellava l’argilla nell’antichità. Si visitano le porte sia il Museo Bellini dove si saprà tutto ma proprio tutto sul compositore; l’enorme chiesa di San Nicolò l’Arena, con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini; la cappella Bonaiuto, che stregò Houel.

Percorsi nella natura, soprattutto domenica: il profumo delle erbe aromatiche dell’azienda Due Palmenti, a Pedara; le palme rare e le cactacee del “giardino roccioso” del Parco Paternò del Toscano; il parco naturale popolato da installazioni della Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta; o il giardino esotico di Villa Trinità, osservando le sculture di Salvatore Bonajuto a Mascalucia. Non solo piante ma quadrupedi, sempre nel verde: a Trecastagni, il parco faunistico di Gjmala, dove vivono dromedari, lama, cavalli e decine di specie di uccelli.
Senza contare la particolarissima scena con delitto domenica alle 19: chi ha ucciso il parroco, don Tobia? La perpetua, il sacrestano, la suora, oppure uno degli spettatori? Gli indizi sono snocciolati durante la visita che parte dalla chiesa del ‘700 e si avvicina al Teatrino Dusmet, dove lavorarono sia Turi Ferro che Pippo Baudo: ora però si deve risolvere il “caso” anche perché i vari personaggi si accusano l’uno l’altro … chi dirà mai la verità?
Nella vicina Acireale – dove si visita anche il sontuoso palazzo Fiorini - la sorpresa è dolcissima: perché pare che la granita acese sia la più buona della Sicilia, visto che qui le mandorle si pestano ancora a mano. La vedrete preparare sabato alle 17 da Sicula Street. E tanto altro, senza dimenticare che i fisioterapisti saranno a disposizione per consulti gratuiti in piazza Stesicoro.
Due le passeggiate: questo sabato (alle 10 e alle 11.45), si raggiungerà via Crociferi dove, lungo un rettilineo di neanche 400 metri, si affacciavano quattro complessi monastici, con le loro magnifiche chiese e alcuni palazzi signorili. E domenica (stessi orari) torna il tour alla ricerca delle edicole votive che punteggiano il centro storico, santi e madonne a cui quartieri interi sono devoti.
Il festival si svolge a Catania in collaborazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania, sempre con il supporto del main sponsor Unicredit e dell’USR che collabora alla formazione dei ragazzi, in dialogo con Poste e Federalberghi che affiancheranno istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.
Programma, schede di luoghi e esperienze, curiosità e info pratiche www.leviedeitesori.com e sulla App Le Vie dei Tesori.
Partecipano al festival a Catania gli studenti e le studentesse del Liceo Statale Turrisi Colonna, del Liceo Regina Elena, dell’ I.I.S. "Concetto Marchesi", Brunelleschi e Marconi Mangano; del Liceo Artistico Statale Emilio Greco e del Liceo Statale Galileo Galilei e dello IOS Musco.
NFORMAZIONI: Centro attivo tutti i giorni dalle 10 alle 18. TEL. 091 842 0046
HUB e infopoint: a Catania in piazza Stesicoro, ospiterà anche le consulenze fisioterapiche.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire i coupon sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. I coupon sono donazioni a organizzazioni di utilità sociale e senza scopo di lucro che, se fatte on line (e quindi tracciabili) sono scaricabili dalla dichiarazione dei redditi. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite guidate, da 10 euro per 4 visite, da 3 euro per una singola visita guidata. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.it. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a scuole@leviedeitesori.it e info@leviedeitesori.it