Attualità
Ragusa, le guardie particolari giurate in servizio nelle sedi Asp 7 proclamano lo stato di agitazione
La Fisascat Cisl: "Reclamato il mancato pagamento delle spettanze pregresse nei confronti della New Guard Srl"

Il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Rg Sr Salvatore Scannavino
Scoppia la protesta tra le guardie particolari giurate della New Guard S.r.l. in servizio presso le sedi dell’Asp 7 di Ragusa: la Fisascat Cisl Ragusa Siracusa ha proclamato lo stato di agitazione a seguito del mancato pagamento delle retribuzioni relative al mese di agosto 2025. La situazione, che si trascina ormai da settimane, sta mettendo in ginocchio i lavoratori che, nonostante il fondamentale ruolo di presidio della sicurezza nelle strutture sanitarie pubbliche, continuano a ricevere solo acconti parziali e a discrezione, senza alcuna garanzia di uniformità e regolarità.
Il sindacato denuncia con forza una condizione di crescente disagio economico e sociale: molti dipendenti sono ormai in difficoltà nell’affrontare le spese quotidiane, una realtà che rischia di compromettere la serenità e la dignità di chi ogni giorno si assume la responsabilità di tutelare cittadini e patrimonio pubblico.
La Fisascat Cisl ha formalmente richiesto alla Prefettura di Ragusa l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla Legge 146/90, auspicando un tavolo di confronto urgente tra azienda e rappresentanze sindacali per sbloccare una vertenza ormai non più rinviabile. “Non è tollerabile che chi ogni giorno lavora per la sicurezza della collettività debba vivere nell’incertezza e nell’attesa dello stipendio, spesso unica fonte di sostentamento familiare – sottolinea Salvatore Scannavino, segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa – La retribuzione puntuale è un diritto irrinunciabile, così come il rispetto della dignità personale e professionale di ogni lavoratore. È ora che l’azienda assuma le proprie responsabilità e garantisca risposte certe e immediate”.
Il sindacato fa sapere che, in mancanza di riscontri concreti e risolutivi in tempi brevi, non esiterà ad attuare ulteriori forme di mobilitazione, nel pieno rispetto delle normative sui servizi pubblici essenziali, per tutelare i diritti e il futuro di chi quotidianamente garantisce sicurezza e legalità nelle strutture dell’Asp di Ragusa. La vertenza resta dunque aperta e sotto stretta attenzione, con la Fisascat Cisl pronta a portare avanti la battaglia fino alla soluzione della crisi retributiva.