Ti trovi a passare da Gela e vuoi visitare il sito delle mura timoleontee di Caposoprano? Puoi farlo solo in certe giornate e solo al mattino dalle 9.00 alle 13.00.
Nel mese di ottobre solo dodici giorni su trenta, ma nei mesi estivi le giornate di apertura sono state anche meno. In questo mese l’apertura del sito è garantita solo nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì.
Tagliati fuori il sabato e la domenica, cioè i giorni in cui molti non lavorano e la gita fuori porta è più facile organizzarla.
Vero è che comitive e tour operator possono prenotare con anticipo la visita delle mura tramite una mail al parco archeologico, ma non tutti lo sanno.
Di fatto non è possibile oggi fare una capatina decisa all’ultimo momento per conoscere un raro esempio di architettura militare greca nel mondo occidentale.
Mancano i custodi. Sono sempre meno con il passare degli anni. Vanno in pensione e non vengono sostituiti. Né si mettono in atto altre strategie di gestione.
Così oggi bisogna fare i conti con un sito archeologico che apre a singhiozzo e ha i cancelli chiusi proprio nel fine settimana.
La gestione di musei e siti archeologici resta un problema irrisolto e a Gela ne sorgerà a breve uno più grosso.
Se è vero che entro fine anno aprirà i battenti a Bosco Littorio il Museo dei relitti greci con la prima nave greca scoperta a Gela e il suo prezioso carico (tra cui i lingotti di oricalco), bisogna chiedersi chi dovrà gestirlo.
Se non ci sono già custodi per tenere aperto un sito archeologico ogni giorno, chi dovrà chiudere ed aprire quel museo?
La risposta ad oggi non c’è.