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Attualità

Ragusa, i sindacati dicono no all'apertura del Centro commerciale ibleo prevista per il 26 dicembre

Fisascat Cisl e Filcams Cgil: "Un passo indietro rispetto al recente passato, pronti allo sciopero"

Redazione Ragusa

07 Novembre 2025, 08:12

Ragusa, i sindacati dicono no all'apertura del Centro commerciale ibleo prevista per il 26 dicembre

L'interno del Centro commerciale ibleo

Le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Filcams Cgil comunicano di aver proclamato lo stato di agitazione del personale impiegato presso il Centro commerciale ibleo, a seguito della decisione unilaterale della direzione di prevedere l’apertura straordinaria per la giornata del 26 dicembre 2025, una data da sempre dedicata al riposo e alla famiglia.
Per la prima volta viene infranta una consuetudine consolidata, che ha visto il Centro rimanere chiuso durante questa festività, rispettando il diritto dei lavoratori a vivere appieno un momento di valore simbolico, affettivo e sociale. La decisione di aprire, assunta senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali, è un atto grave che ignora il valore umano del lavoro, piegandolo ancora una volta a logiche esclusivamente commerciali.

Fisascat e Filcams sottolineano inoltre che l’altro centro commerciale presente sul territorio del comune di Ragusa, rimarrà chiuso nella stessa giornata, in virtù di un percorso di condivisione e responsabilità portato avanti con le sigle sindacali di categoria. Una scelta che dimostra come sia possibile tutelare la produttività aziendale senza calpestare i diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori.

"Il 26 dicembre è una giornata dal forte valore simbolico, sociale e familiare. Decidere unilateralmente di aprire, rompendo una consuetudine storica e senza alcuna consultazione, significa mostrare totale disinteresse verso la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Questa non è una semplice questione di orario o turnazione, ma di rispetto e dignità. Chiediamo con forza alla direzione del Centro commerciale ibleo di fare un passo indietro e aprire un confronto serio e costruttivo. In assenza di risposte, siamo pronti ad attuare ulteriori forme di mobilitazione, fino allo sciopero” dichiarano in conclusione Antonio Modica, segretario generale Filcams Cgil e Salvatore Scannavino segretario generale aggiunto Fisascat Cisl.