Politica
Ragusa, la bufera che sta travolgendo la Dc lambisce anche il consiglio comunale
Criscione (Direzione Rg) replica alle accuse del Pd e controbatte per le rime
La consigliera Maria Grazia Criscione
“Nel corso del Consiglio comunale di ieri, il capogruppo del Pd ha attaccato l’Amministrazione comunale per non aver preso le distanze dalla Dc dopo gli scandali a Palermo. Il Pd è furbo, e per due motivi". Lo dice la vicepresidente di Direzione Ragusa, Maria Grazia Criscione.
"Sa intanto - prosegue - che l’Amministrazione Cassì non ha mai prestato il fianco a certi teatrini, evitando dichiarazioni pubbliche che non servono a nulla né quando gli scandali toccano la destra né la sinistra, specialmente se le indagini sono ancora in corso. Ma soprattutto sa che prendere le distanze da qualcosa vorrebbe dire ammettere implicitamente che una vicinanza ci sia, mentre la Dc è all’opposizione ovunque sia Cassì, tanto in città dove è tra i suoi più ferventi oppositori, quanto in Provincia, dove infatti siede tra i banchi della minoranza".
"A questo punto, preoccupati per quanto sta accadendo in Regione e visto che questi teatrini evidentemente piacciono al Pd - continua Criscione - siamo noi a fargli delle domande: perché non ha chiesto nulla alla vicepresidente del Consiglio comunale Rossana Caruso, democristiana dichiarata e convinta, né al consigliere Federico Bennardo, che con la Dc si è candidato come consigliere provinciale? Smetteranno a questo punto di fare comunella, Pd e Dc, quando c’è da attaccare l’Amministrazione? O ancora: come mai il Pd provinciale non prende le distanze dalla Dc, visto che in alcuni comuni Iblei governano insieme?".
A quest'ultimo proposito, il consigliere comunale Bennardo specifica, per la verità dei fatti, di essersi candidato al consiglio provinciale con la lista Radici Iblee, in quota civica, e non di non avere mai preso alcuna tessera di partito, tantomeno quella della Dc.