Attualità
Contrada Passaporto a Comiso, lettera aperta dell'on. Campo alla sindaca Schembari: "Intervenite"
"Nonostante gli impegni presi, nessun passo in avanti è stato effettuato"
Il sopralluogo a contrada Passaporto
"A distanza di qualche settimana dal sopralluogo effettuato con il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Comiso in contrada Passaporto nulla è cambiato e con l’incremento degli acquazzoni invernali la situazione non potrà che peggiorare. Per questo abbiamo scritto alla sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari, inviando una richiesta formale di aggiornamenti sulla tempistica per la pulizia dell’alveo del fiume e sullo stato del progetto di ricostruzione del ponte".
Lo dice la deputata regionale del m5S di Ragusa, Stefania Campo, rinnovando così l’attenzione su una questione di forte rilevanza per la comunità comisana e in particolare per i numerosi residenti delle contrade Passaporto e Giardinello: il ripristino della viabilità interrotta a seguito del crollo del ponticello situato lungo il fiume Ippari, avvenuto nel febbraio 2023. “Come noto – dichiarano Stefania Campo ed Eliseo Brighina, rappresentante territoriale del gruppo di Comiso – quel tratto stradale rappresentava un collegamento funzionale tra due aree densamente abitate, e la sua chiusura prolungata sta causando tuttora disagi significativi, oltre a potenziali rischi per la sicurezza pubblica, come emerso proprio durante il recente sopralluogo che abbiamo effettuato. Prendiamo atto della volontà dell’Amministrazione di procedere con una nuova infrastruttura a norma, sopraelevata e in linea con i requisiti dell’Autorità di Bacino, un progetto definitivo con richiesta di finanziamento di circa 1,5 milioni di euro rivolta alla Protezione Civile Regionale".
"È importante tuttavia - continua l'on. Campo - che si pulisca al più presto l’alveo del fiume per evitare che spazzatura e detriti facciano nuovamente tappo che poi con la pressione potrebbe spazzare via altri pezzi di ponte, come già successo a buona parte dei piloni e dei cordoli; è anche giusto che i cittadini possano avere contezza dello stato dell’iter progettuale e autorizzativo, nonché sui tempi prevedibili per l’avvio concreto dei lavori. Se questi si dovessero protrarre ancora a lungo, visto che già il problema sussiste da quasi tre anni, è giusto che intanto si faccia una messa in sicurezza, perché di fatto le transenne che inibiscono il passaggio sono un deterrente minimo: spesso spostate, continuano a mettere in pericolo i tanti residenti che attraversano il ponte quotidianamente come se nulla fosse. Tale immediata pulizia e messa in sicurezza risulta fondamentale per rassicurare i residenti e la stessa amministrazione da eventuali cedimenti strutturali. Per quanto mi riguarda – dichiara la deputata – mi rendo disponibile ad attivarmi personalmente, presso gli uffici regionali e la Protezione Civile per sostenere e accelerare ogni passaggio, in modo si possa giungere nel più breve tempo possibile alla riapertura in sicurezza di questo essenziale asse viario”.