Attualità
Fondi per l'area cargo a Comiso, l'on. Dipasquale: "Bene, ma aspettiamo i fatti"
"Non accetteremo mai che si cerchi di trasformarlo in uno scalo monofunzionale"
Il deputato regionale Nello Dipasquale
"Accogliamo con favore il via libera della Commissione Europea al piano di potenziamento dell’aeroporto di Comiso, ma restiamo abituati a credere alle cose solo quando le risorse arrivano davvero".
Lo dichiara l'on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Pd all'ARS, commentando la notizia del via libera dell'Europa al potenziamento del Pio La Torre con l'area cargo.
"Mi fa piacere - prosegue Dipasquale - che il percorso sia andato avanti. Però, visto che oggi leggo ringraziamenti a destra e a manca, permettetemi di ricordare un dato che sembra essere stato cancellato: il primo intervento finanziario per il cargo allo scalo di Comiso lo ha fatto il Parlamento siciliano nel 2018, con un emendamento che presentai io stesso quando eravamo all’opposizione e che ha permesso di accantonare alcuni milioni di euro per il progetto. Il mio rammarico – aggiunge – non è certo la mancanza di un ringraziamento personale, ma il fatto che si continui a costruire una narrazione in cui il centrodestra appare come unico protagonista della vicenda, mentre si tace completamente sulla totale assenza di una politica seria di finanziamento delle nuove tratte e di rilancio dello scalo passeggeri. Perché questo è il punto: l’aeroporto di Comiso non può e non deve diventare uno scalo di serie B rispetto a Trapani".
Dipasquale ricorda inoltre che "nel 2015 lavorammo perché Comiso e Trapani andassero di pari passo, con le stesse risorse e la stessa visione strategica. Poi, con i successivi governi di centrodestra, questa impostazione si è persa completamente. Trapani è andato avanti, Comiso è rimasto indietro. È questo che non può essere rimosso".
Il parlamentare Pd accoglie positivamente il progetto cargo "che è utile e strategico, tuttavia deve esserci un punto fermo: Comiso deve restare anche aeroporto passeggeri. Non accetteremo mai che si pensi di trasformarlo in uno scalo monofunzionale: servono risorse vere - conclude - nella stessa quantità e con la stessa forza garantita agli altri aeroporti siciliani".