Attualità
Ragusa e la vallata Santa Domenica, ecco come sta cambiando volto
Il sindaco Cassì e il vice Giuffrida illustrano quali sono i piani in fase di attuazione
Uno scorcio della vallata Santa Domenica
Prende forma il bosco urbano all'interno della Vallata Santa Domenica, obiettivo del progetto di rigenerazione ambientale finanziato con 7,15 milioni di euro del Pnrr.
Avviati nel settembre 2023, i lavori riguardano la bonifica e la naturalizzazione dell’area, la pulitura dei terrazzamenti, la rimessa in dimora della vegetazione, la realizzazione di condotte per le acque reflue e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a Led a basso impatto ambientale. Il progetto include anche il rifacimento dei sentieri, dei muri a secco e dei marciapiedi di via Natalelli e via Carlo Alberto Dalla Chiesa, la riqualificazione delle passerelle e dell’antica carcara, oltre alla messa in sicurezza del costone tra Ponte San Vito e Ibla.
"A ricordarsi com’era fino a qualche mese fa quasi non si riconosce, eppure siamo già al punto di intravedere quanto sarà ricca di biodiversità e verde", è il commento del sindaco Peppe Cassì. "Prima del lungo abbandono, per decenni i ragusani hanno curato e vissuto questa zona: lavoriamo per restituirla a tutti noi. E già immaginiamo quanto potrà essere piacevole passeggiarci dentro, nel verde e tra le meraviglie storiche che contiene", spiega ancora il sindaco Cassì.
"Prima la pulizia, tra rifiuti e grovigli di piante infestanti, poi i lavori di ripristino (a cominciare dagli sversamenti fognari), ora una vera e propria azione di riforestazione, secondo uno studio che guarda alle caratteristiche dell’ambiente, alla convivenza delle specie e al rispetto dell’ecosistema", è invece l'intervento del vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida che aggiunge: "Sul versante dei Cappuccini, sotto via San Giuliano, i lavori di messa a dimora di 60 alberi e 800 arbusti sono già cominciati. Proseguiremo nel fondovalle sotto il Ponte Nuovo, per continuare lungo le sponde del torrente fino al Ponte Giovanni XXIII".
Sono 9 le specie di alberi messe a dimora (pero da fiore, albero di Giuda, olivo, leccio, platano, roverella, mandorlo, ciliegio, pioppo) e 16 quelle di arbusti (mirto, corbezzolo, lentisco, viburno, rosa canina, rosmarino, teucrium, cappero, salvione giallo, ginestra, fillirea, oleandro, tamerice, pungitopo, erica multiflora, biancospino).
"I primi risultati dei lavori in corso, che prevedono numerose piante messe a dimora, danno già una piccola idea della ricchezza che avrà, anzi ritroverà, il polmone verde nel cuore della nostra Ragusa", conclude Giuffrida.