Attualità
Vittoria, il regolamento del mercato divide il consiglio comunale
L'ultima seduta caratterizzata da un ulteriore allontanamento delle parti in causa
L'ultima seduta del consiglio comunale di Vittoria
“Benvenuto segretario, buon lavoro e in bocca al lupo… viste le precedenti esperienze dei suoi predecessori che sono durati da Natale a Santo Stefano”. L’accoglienza più calorosa e colorita al segretario generale Francesco Piro è quella del capogruppo FdI Alfredo Vinciguerra. Ma il dirigente non gli dà retta, concentrato com’è sui documenti che ha davanti. Verrebbe da chiedere al nuovo segretario qual è stata la sua prima impressione sul Consiglio comunale di Vittoria e sullo svolgimento dei lavori. Siamo certi che non risponderebbe mai, perché non arriverebbe neanche al giorno dell'Immacolata, altro che panettone! Due ore e 50 minuti per discutere di una mozione presentata dal gruppo FdI ed esposta da Nello Dieli, puntualmente bocciata, e il resto per approvare una zona bianca a maggioranza e due, tre debiti fuori bilancio.
Ci ripetiamo: le mozioni presentate al Consiglio di Vittoria valgono quanto la richiesta di un miracolo al patrono San Giovanni. E se poi la mozione tratta il tema dell’agricoltura e manca il sindaco in aula non si discute neanche e si rinvia sine die. Cioè mai, perché l’ordinanza numero 82 che detta nuove regole alla filiera mercatale (produttore, commerciante e commissionario) entrerà in vigore fra 10 giorni.
Eppure il delegato del sindaco Alessandro Speranza ha avuto il “fegato” di rimanere in aula, a differenza dei suoi colleghi, per affrontare l’argomento sia sul piano politico che tecnico. L’associazione commissionari, al cui interno ci sono spaccature croniche tra filogovernativi e antigovernativi, sta tentando con le buone di far modificare al sindaco, prima dell’entrata in vigore, i punti ritenuti discutibili: l’esposizione del foglio di avviso vendita sui bancali, perché secondo loro viola il principio della libera commercializzazione, e la violazione della privacy dei soggetti che concorrono alla vendita.
Ma in primis, contestano l’ordinanza nella sua interezza perché emessa dal sindaco in violazione dell’art. 37 del Regolamento del mercato. Filippo Giombarresi, commissionario antigovernativo e non iscritto all’Associazione, lo spiega sul suo profilo social. “Il sindaco, in deroga al Regolamento del mercato, può emanare ordinanze per provvedimenti urgenti e temporanei, ma su proposta del direttore del mercato, della Commissione di mercato (che non esistono), dei rappresentanti della filiera mercatale. Soggetti che non sono stati interpellati.
Le ultime da Fanello dicono che il presidente dei commissionari Toni Margiotta è in pressing sul sindaco per fare modificare l’ordinanza. In caso di insuccesso potrebbe essere pronto un ricorso al Tar entro la prima decade di dicembre. Pane quotidiano, non per il collega sindaco Gianfranco Fidone, per l’avvocato Fidone, legale di gran parte dei commissionari. Dall’Associazione silenzio assordante; eppure fra gli spettatori in aula consiliare c’erano Margiotta, Leandro Manchini e Donato Busacca.
Giuseppe La Lota