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gli interventi

Per la videosorveglianza fondi solo per 5 Comuni della provincia di Trapani

Bocciate proposte di 9 enti tra documenti mancanti e progetti non cantierabili

30 Novembre 2025, 09:53

Per la videosorveglianza fondi solo per 5 Comuni della provincia di Trapani

Solo cinque Comuni della provincia di Trapani potranno beneficiare dei contributi regionali destinati al potenziamento della videosorveglianza urbana. Altri nove hanno presentato il progetto ma non sono stati ammessi. I restanti 10 non hanno nemmeno partecipato al bando. La graduatoria, approvata dall’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, assegna complessivamente al territorio trapanese 579.938 euro.

Il finanziamento più consistente riguarda il Comune di Santa Ninfa, che riceverà 149.590 euro per la realizzazione di un nuovo sistema di videosorveglianza urbana. A seguire Castelvetrano, con un primo progetto da 132.507,84 euro destinato a un impianto intelligente per la messa in sicurezza delle borgate di Triscina e Marinella di Selinunte. Salemi ottiene 131.919,93 euro per un sistema urbano integrato, mentre a Poggioreale sono stati assegnati 98 mila euro per un impianto di sicurezza cittadina. Chiude la lista Vita, con 67.920,41 euro per un sistema territoriale dedicato. Non tutti i Comuni che avevano presentato istanza sono stati ammessi. Nove progetti sono stati esclusi perché non immediatamente cantierabili o privi della documentazione necessaria. Tra questi figurano Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Misiliscemi, Gibellina, Salaparuta, Castellammare del Golfo e Custonaci. Più gravi le carenze riscontrate nei progetti di San Vito Lo Capo, privo di istanza, validazione e schema di bando, e di Favignana, mancante di istanza, validazione e dichiarazione sostitutiva.

Nell’elenco dei progetti che potrebbero essere finanziati con eventuali economie di spesa compaiono invece Petrosino, con una richiesta di 150 mila euro, e un secondo progetto di Castelvetrano da 102.809 euro, mirato al completamento della videosorveglianza nelle borgate di Triscina e Marinella di Selinunte. Tutti gli altri Comuni della provincia non hanno presentato alcuna proposta, segno di una partecipazione disomogenea che rischia di lasciare scoperti territori sensibili.

Nei prossimi giorni il Dipartimento regionale procederà all’impegno delle somme a favore dei Comuni ammessi, con l’obiettivo di avviare gli interventi entro il 2026. L’intento è dotare il territorio di nuove tecnologie utili alla prevenzione, al controllo e al supporto operativo delle Forze dell’Ordine, in un contesto in cui la sicurezza urbana è sempre più percepita come una priorità.