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Ragusa e il castello di Donnafugata, il sindaco Cassì spiega: "Abbiamo sempre sostenuto che la proposta di partenariato avrebbe dovuto superare il vaglio degli uffici"

"A smentita di chi alimenta sospetti e illazioni, anche da questo epilogo emerge la correttezza dell'iter seguito"

Redazione Ragusa

08 Dicembre 2025, 15:20

Ragusa e il castello di Donnafugata, il sindaco Cassì spiega: "Abbiamo sempre sostenuto che la proposta di partenariato avrebbe dovuto superare il vaglio degli uffici"

Il prospetto del castello di Donnafugata

"La procedura che avrebbe dovuto portare alla stipula di un accordo di Pspp (Partenariato speciale pubblico privato) per la gestione del complesso di Donnafugata e del Museo della città di Palazzo Zacco si è conclusa con una determinazione negativa degli uffici comunali". Lo dice il sindaco Peppe Cassì che interviene dopo la decisione ultima presa dall'ente di palazzo dell'Aquila.

"Espletate le diverse fasi previste e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla commissione esterna, appositamente istituita per la valutazione delle diverse proposte pervenute - continua Cassì - il dirigente competente ha evidenziato la mancanza di presupposti per la prosecuzione della trattativa con la società che aveva formulato la proposta migliore, in tema di piano degli investimenti, manutenzioni programmate e rimodulazione del piano economico finanziario. Abbiamo sempre sostenuto che la proposta di partenariato pervenuta avrebbe dovuto superare il vaglio degli uffici, che avrebbero preteso il rispetto dei rilievi della commissione, e poi quello eventuale del Consiglio comunale. A smentita di chi ha alimentato sospetti e illazioni, anche da questo epilogo emerge la correttezza dell’iter seguito".

"Rimango dell’idea che la collaborazione - e sottolineo collaborazione - di un soggetto privato nella gestione del castello avrebbe potuto rappresentare un salto di qualità nella organizzazione della struttura, nell’interesse dei suoi fruitori, ma prendiamo atto oggi che la trattativa si è arenata".