i funerali
Un addio tra lacrime e rabbia: il commovente funerale di Marco Chiaramonti ad Agrigento
Una città intera si ferma per ricordare un uomo amato, tra silenzi carichi di dolore e le parole struggenti di chi gli ha voluto bene

Il silenzio della Basilica dell’Immacolata a Piazza San Francesco, rotto solo dalle lacrime di chi ha voluto salutare per l’ultima volta Marco Chiaramonti. Un silenzio che pesa come un macigno sulla comunità di Agrigento, ancora scossa per la tragica scomparsa del 50enne istruttore di tennis e padel, vittima di un incidente fatale avvenuto la sera del 20 settembre lungo viale Emporium. Quelle stesse strade che, ironia della sorte, nascondevano un pericolo invisibile fino a quel momento: una buca non segnalata che potrebbe aver contribuito alla tragedia.
Il dolore silenzioso di una città che perde un figlio
Le lacrime, la commozione e un senso di incredulità si sono mescolati durante la cerimonia funebre celebrata da Don Giuseppe Lentini. Nel suo discorso, don Giuseppe ha toccato le corde più intime della fede e del dolore, rispondendo, con parole intense, al tormento che tutti si portano dentro: «Dove era Dio? Perché ha permesso questo dolore?» Ha detto che Dio non abbandona mai, e che è nella fede che la famiglia e gli amici possono trovare conforto per questo lutto così drammatico, aggravato dal fatto che Marco ha lasciato anche la stessa sorte al fratello Gabriele.
L’omaggio della famiglia: la toccante lettera della moglie Paola
Tra le parole più intense, quella di Paola, la moglie di Marco, che ha letto una lettera carica di amore e sofferenza: «Ti eri impanicato alla frase ‘Tu non mi completi, io sono forte da sola’, ma tu ci sei, e da quando ci siamo scelti il 17 settembre 2013 ho capito che l’amore è semplice. Grazie per avermi insegnato l’Amore». Parole che raccontano una vita condivisa, un amore profondo che ora rimane come prezioso ricordo, soprattutto per le figlie Sofia e Virginia, a cui Paola promette di essere esempio e forza. Il feretro, portato a spalla dagli amici più stretti, è stato salutato da un lungo applauso e accompagnato da brani toccanti, tra cui “Le sei e ventisei” di Cesare Cremonini e “Into My Arms” di Nick Cave & The Bad Seeds.
L’inchiesta e le indagini: omicidio colposo per due funzionari comunali
Sul fronte giudiziario, le indagini della Procura di Agrigento proseguono serrate. Sono iscritti nel registro degli indagati Alberto Avenia, dirigente del Comune responsabile della manutenzione delle strade, e Angelo Lezza, architetto delegato al cantiere della riparazione della buca incriminata. L’ipotesi contestata è quella di omicidio colposo, poiché la presenza di una profonda buca su viale Emporium potrebbe aver causato la drammatica perdita di controllo della moto di Marco, provocandone l’impatto mortale contro un ceppo d’albero. L’autopsia, eseguita dal medico legale Alberto Alongi, ha confermato che la causa del decesso sono stati i traumi riportati nell’urto, con il rapporto medico legale che sarà completato entro 90 giorni, insieme all’esame tossicologico.
Un lutto cittadino, la città si unisce nel ricordo
Per onorare la memoria di Marco Chiaramonti, il Comune di Agrigento ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, mostrando così il profondo legame tra l’uomo e la sua comunità. Un riconoscimento dovuto non solo per la sua attività sportiva, ma soprattutto per il suo impegno sociale e per il ruolo di punto di riferimento in città.