L'imprenditore
Catania: è morto il cavaliere Ennio Virlinzi
Nato nel 1934, è stato protagonista della vita cittadina dell'ultimo mezzo secolo

L’imprenditore Ennio Virlinzi è scomparso ieri pomeriggio a Catania.
Era nato nel 1934 ad Enna, terzo di cinque figli. I genitori, Giuseppina e Francesco, decisero di trasferirsi a Catania dopo la fine della Seconda guerra mondiale, lì iniziarono un’attività di commercio che si trasformò in molto altro. Il negozio di ferramenta era in piazza Iolanda; ben presto lui e i fratelli iniziarono a collaborare. Ennio amava raccontare dei suoi primi passi da giovanissimo, e di come si era subito sentito a proprio agio nel gestire le prime esperienze lavorative. Dotato di grandi capacità, sfruttò la sua lungimiranza, la forte propensione alla cooperazione, l’intuito e l’ottimismo che non smisero mai di accompagnarlo, nemmeno nei momenti più duri.
A partire dagli anni ‘50 il gruppo si espanse nei settori siderurgico, farmaceutico, del commercio di macchine industriali e dei prodotti per l’edilizia e l’agricoltura.
Dal 1970 intuì le grandi potenzialità delle attività dei servizi e con la Ponteggi Tubolari si implementarono quelli relativi al montaggio, il noleggio e la vendita dei ponteggi per l’edilizia che in quegli anni avevano raggiunto un grande sviluppo.
Ennio Virlinzi era consapevole dell’importanza di tessere relazioni per creare sviluppo ed interagì anche con diversi industriali del Nord, portandoli ad investire in Sicilia con le loro risorse economiche e soprattutto competenze: creò le Trafilerie Metallurgiche e la Sicilmetano, garantendo al territorio centinaia di posti di lavoro.
Nel 1977 arrivò il riconoscimento dal presidente della Repubblica, il prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro.
Fu presidente degli Industriali di Catania. Ebbe incarichi nei cda di importanti società: tra queste per un periodo anche in quello di Alitalia.
A metà della carriera preferì dedicarsi al settore immobiliare e, insieme ai suoi tre fratelli Carmelo, Oreste e Pino, costituì la Virimmobiliare spa, azienda che ancora oggi gestisce il patrimonio immobiliare familiare. L’ultima importante operazione risale al 2009, con l’acquisto di un’industria emiliana in difficoltà e successivamente risanata; poi la malattia e il lento, ma inesorabile, peggioramento delle sue condizioni di salute.
Nel corso di questa lunga vita dovette affrontare anche sconfitte e amarezze, che riuscì a superare grazie al suo inesauribile ottimismo e forza d’animo. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni partecipò con interesse e simpatia alle molteplici iniziative in cui veniva sempre coinvolto: dimostrando come anche nelle sue precarie condizioni di salute si possa avere entusiasmo ed energia per proseguire la propria vita. Amante dell’arte e del buongusto ha aiutato tanti giovani ad emergere cercando di trasferire il suo grande bagaglio di esperienze.