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Il caso

Torna a Palermo per il padre deceduto e trova il cadavere pieno di formiche all'obitorio del Civico

A raccontarlo è Massimo Benigno: arrivato da Bologna ha trovato il corpo del padre 80enne in un ambiente degradato. L'Arnas: «Vicinanza e scuse ai familiari»

Redazione Palermo

12 Ottobre 2025, 15:27

Civico Palermo

Il 17 settembre, Massimo Benigno, palermitano di 43 anni, ma residente in Emilia-Romagna, era tornato in città per la morte del padre Domenico, ottantenne. Quando ha raggiunto la salma per l’ultimo saluto ha trovato il corpo invaso dalle formiche, che erano presenti anche nel pavimento della stanza dove l’acqua dei condizionatori formava piccole pozze. «Una scena che mi ha lasciato un dolore pazzesco», ha detto Massimo al Giornale di Sicilia che pubblica la notizia.

L’uomo ha aspettato un mese prima di denunciare pubblicamente ciò che aveva visto nella camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo.  segnalato l’accaduto all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della struttura sanitaria. Gli è stato risposto che un’addetta alle pulizie sarebbe arrivata nel giro di un paio d’ore. Insieme alla sorella, ha preso un flacone di insetticida, lo ha spruzzato accanto al cuscino e, con l’aiuto del personale dell’agenzia funebre, ha spostato il feretro e ripulito la stanza. Solo in seguito sarebbe arrivato un tecnico che ha verificato come i filtri del condizionatore fossero completamente anneriti.

In una nota, la direzione strategica dell’Arnas Civico ha espresso «vicinanza e scuse ai familiari per l’accaduto» sottolineando allo stesso tempo «l’impegno e l’abnegazione della direzione medica di presidio e della direzione sanitaria, che vigilano con la massima solerzia sui profili igienico-sanitari per prevenire e scongiurare il ripetersi di episodi simili». L’azienda ha inoltre precisato che «l’episodio riguarda un periodo precedente, avvenuto durante l’estate, e subito dopo la segnalazione è stato effettuato un intervento di disinfestazione e sanificazione risultato risolutivo», aggiungendo che «i servizi competenti continuano a monitorare con regolarità le aree interne ed esterne della camera mortuaria e, al momento, non è stata rilevata alcuna criticità».