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Vittoria, arrestato Gianfranco Stracquadaini: è ritenuto il nuovo capo di "Cosa nostra" locale

L'operazione della polizia questa mattina prima dell'alba nelle campagne del Comisano

Redazione La Sicilia

15 Ottobre 2025, 08:45

10:48

Vittoria, arrestato Gianfranco Stracquadaini: è ritenuto il nuovo capo di "Cosa nostra" locale

Un frame del video del corteo delle auto che ha preso in consegna Stracquadaini

La polizia, su disposizione della Dda, ha tratto in arresto questa mattina prima dell’alba Gianfranco Stracquadaini (nella foto sotto ai tempi dell'arresto durante l'operazione Squalo). E’ stato catturato nell’hinterland comisano. A darne notizia il giornalista antimafia Giuseppe Bascietto che, tra l’altro, proprio ieri mattina, aveva partecipato a una trasmissione su Rai Uno, Uno Mattina, per evidenziare la gravità della situazione nella città di Vittoria sul fronte ordine pubblico.

Gianfranco Stracquadaini ai tempi dell'arresto durante l'operazione Squalo

Stracquadaini, detto “faccia d’angelo”, era latitante da un anno e mezzo. E da poche settimane, secondo gli investigatori, era il nuovo “capo” di Cosa nostra vittoriese. L’uomo, latitante in particolare dopo il tentato omicidio di Roberto Di Martino, avvenuto nel maggio 2024, era ricercato da tempo. A quanto sembra, non si era mai allontanato dalla sua zona di origine. Il suo arresto potrebbe essere anche legato al sequestro del giovane di 17 anni consumatosi nelle scorse settimane e che tanto clamore aveva suscitato.

Il boss e il legame col sequestro lampo di Vittoria

Arrivano, intanto, le prime reazioni. «Con l’arresto del boss Gianfranco Stracquadaini abbiamo avuto la dimostrazione che lo Stato c’è e nella lotta alla mafia, in provincia di Ragusa, non arretra di un millimetro e anzi impiega tutti i suoi migliori uomini». Lo afferma il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia, componente della commissione nazionale Antimafia.
«Stracquadaini - aggiunge - è stato assicurato alla giustizia: una splendida notizia e mi complimento con la Questura di Ragusa, con la squadra mobile, con il Commissariato di Vittoria, con il Servizio centrale operativo di Roma, con la Sisco di Catania che hanno agito in piena sinergia con il coordinamento della Dda etnea centrando un risultato importantissimo. Stracquadaini - sottolinea Sallemi - aveva dimostrato la sua pericolosità avanzando nelle gerarchie criminali specie per quanto riguarda il traffico di droga e gli accordi con la mafia albanese e c’è l’ipotesi che possa esserci la sua presenza dietro l’angosciante sequestro avvenuto di recente. Vittoria sarà ancora al centro delle qualificate attività antimafia messe in campo e i criminali non avranno tregua».