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Operazione Mercurio

Voti e mafia: oggi pomeriggio la requisitoria del pm sulle richieste di rinvio a giudizio

Alle 15 comincerà la discussione del sostituto procuratore che ha coordinato le indagini del Ros che hanno coinvolto lo scorso febbraio il deputato regionale Giuseppe Castiglione

Laura Distefano

17 Ottobre 2025, 13:56

15:13

Giuseppe Castiglione, deputato regionale Mpa arrestato

Giuseppe Castiglione, deputato regionale Mpa arrestato

La decisione sui rinvii a giudizio degli imputati che hanno optato per l'ordinario, fra cui il deputato regionale Giuseppe Castiglione, potrebbe arrivare contemporaneamente alla sentenza degli abbreviati. Comunque, non sarà oggi. L'udienza preliminare, dell'inchiesta Mercurio che lo scorso febbraio creò un terremoto per la connessione fra clan Santapaola-Ercolano e politica, si è aperta stamattina con la formalizzazione dei riti. Alle 15 comincerò la requisitoria del sostituto procuratore Raffaella Vinciguerra che analizzerà i punti nodali a sostegno della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei sei imputati che hanno chiesto di procedere in ordinario. A quasi tutti è contestato il reato di voto di scambio politico-mafioso: nei radar dei carabinieri sono finiti le ultime amministrative di Misterbianco e Ramacca e le Regionali 2022. Oltre a quella di Castiglione, la pm Vinciguerra sonderà le posizione dell'ormai ex consigliere comunale di Misterbianco, di Matteo Marchese, del già sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, dei due ex dipendenti dell'Amts di Catania (gestione strisce blu) Domenico Colombo e Giuseppe Coco, di Antonio Di Benedetto e di Rosario Marletta. 

Ha invece scelto il rito abbreviato l'ex consigliere di Ramacca, Salvatore Fornaro. Stralciate le tre richieste di patteggiamento (c'è anche il boss di Cosa Nostra, Ciccio Napoli, per un caso di droga) che andranno il 4 dicembre davanti alla gup Marina Rizza. 

Si tornerà in aula il 4 novembre per la discussione dell'abbreviato. Ma, se il gup Fabio Sebastiano Di Giacomo Barbagallo dirà di sì, potrebbero cominciare le discussioni delle difese degli imputati in ordinario. La sollecitazione dei legali ad andare in parallelo con l'abbreviato nasce dall'esigenza di non far sorgere incompatibilità. Ma il giudice si è riservato di fare una scelta anche dopo aver approfondito il tema dei termini di custodia cautelare degli imputati.