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Colpo al contrabbando di sigarette elettroniche, maxi sequestro di 11 milioni di prodotti

Denunciato un importatore e i titolari di numerosi esercizi commerciali. La vendita nel mercato parallelo avrebbe generato introiti per un milione di euro

Redazione La Sicilia

20 Ottobre 2025, 07:49

08:43

Colpo al contrabbando di sigarette elettroniche, maxi sequestro di 11 milioni di prodotti

Circa 11,5 milioni di articoli per il fumo illegali — tra sigarette elettroniche, cartine e filtri — per un peso complessivo di circa 770 chilogrammi sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo, che hanno disarticolato un’intera filiera del nuovo contrabbando. Due milioni di pezzi sono stati rinvenuti presso l’importatore e distributore per l’intera città. Se immessi nel circuito parallelo, avrebbero generato introiti per circa un milione di euro, sottraendo all’Erario 120 mila euro di imposta di consumo.

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I “baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego hanno passato al setaccio i flussi di importazione attraverso gli spedizionieri presenti in città, per individuare i principali grossisti e la successiva rete di smercio.

Dal 2020 la vendita di tali articoli è prerogativa esclusiva dei tabaccai, muniti di licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e tenuti al versamento dell’imposta di consumo.

Dall’analisi delle importazioni nel capoluogo è emerso che, accanto ai canali ufficiali destinati alle rivendite autorizzate, operava un vero e proprio mercato parallelo gestito da società riconducibili a cittadini extracomunitari. “È emerso — spiegano gli investigatori delle Fiamme gialle — come un unico grosso importatore di tali prodotti, con sede a Partinico, rifornisse numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza di vendita”.

Seguendo le consegne del grossista, i finanzieri hanno individuato 11 esercizi commerciali che vendevano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza alcuna autorizzazione e in totale evasione dell’imposta sui consumi.

Nel corso degli accessi presso la sede e i depositi dell’importatore e nei punti vendita, situati anche nel centro di Palermo, sono state trovate poche confezioni esposte, in taluni casi occultate sotto i banconi, mentre la gran parte della merce era stoccata in magazzini secondari nelle vicinanze.

Oltre al sequestro, i titolari dei 12 esercizi coinvolti sono stati denunciati e le attività segnalate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’irrogazione delle sanzioni accessorie, tra cui la chiusura dei locali.

“La vendita attraverso canali non controllati e non autorizzati da regolare licenza — sottolineano dalla Guardia di Finanza — espone peraltro a possibili pericoli per la salute gli utilizzatori finali, quasi esclusivamente minorenni, che comprano i prodotti a prezzi più bassi ma senza avere alcuna garanzia sulla qualità degli stessi”.

“L’operazione segna un importante colpo a questa nuova forma di contrabbando che, al passo con i tempi, pare abbia sostituito le vecchie ‘bionde’ con i nuovi prodotti da fumo”.