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Allarme cellulari nel carcere di Trapani: quattro sequestri e il sospetto dei droni

Nuovo allarme in Sicilia dopo i sequestri effettuati tra Palermo, Catania e Siracusa

Laura Mendola

22 Ottobre 2025, 17:48

Allarme cellulari nel carcere di Trapani: quattro sequestri e il sospetto dei droni

Il carcere di Trapani

Quattro telefoni cellulari sono stati rinvenuti all’interno della Casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani durante una perquisizione straordinaria condotta dalla Polizia Penitenziaria. I dispositivi erano in possesso di altrettanti detenuti, ospitati nei reparti Ionio e Mediterraneo.

L’operazione, eseguita con il supporto di agenti anche fuori servizio, ha messo in luce le difficoltà nel contrastare l’introduzione illecita di dispositivi elettronici all’interno degli istituti penitenziari. Il sindacato Sinappe ha espresso “vivo apprezzamento per l’impegno, la prontezza e il senso del dovere dimostrati dagli agenti”.

Le indagini sono ora in corso per accertare le modalità con cui i cellulari sono stati introdotti in carcere, un fenomeno che, secondo fonti interne, potrebbe essere legato a visite esterne, pacchi postali o droni.

Sicilia, un problema diffuso: altri casi recenti

  • Catania Bicocca: a settembre 2025, la polizia penitenziaria ha sequestrato sei cellulari nascosti in doppifondi di mobili e scarpe. Alcuni dispositivi erano dotati di micro-SIM e applicazioni di messaggistica criptata.
  • Palermo Pagliarelli: in agosto, un drone è stato intercettato mentre sorvolava il carcere con un piccolo carico contenente due smartphone e un caricabatterie.
  • Siracusa: a luglio, durante un controllo notturno, sono stati trovati tre cellulari e una chiavetta USB in una cella del reparto di Alta Sicurezza.

Questi episodi evidenziano una crescente sofisticazione nei metodi di introduzione dei dispositivi, che rappresentano un rischio concreto per la sicurezza interna e per la gestione delle comunicazioni non autorizzate tra detenuti e l’esterno.