Sanità
Blitz di Faraone ad Avola e Noto: ospedali «solo sulla carta» e pronto soccorso aperto soltanto 12 ore
Il deputato siciliano di Italia Viva chiede ortopedia, pronto soccorso h24 e piena attivazione dei posti post-acuti con i fondi Pnrr
Davide Faraone
«Nei giorni scorsi ho visitato senza preavviso gli ospedali di Avola e Noto. Quello che ho visto non coincide con quanto scritto nelle tabelle ministeriali: molti servizi che risultano attivi sulla carta, nella realtà non esistono o funzionano solo parzialmente». Lo dice Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, che ha inviato una nota al Presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore alla Sanità Daniela Faraoni e al direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, per chiedere un intervento urgente sulla rete ospedaliera provinciale, con particolare riferimento ai presìdi di Avola e Noto e all’utilizzo dei fondi Pnrr.
«I medici e gli infermieri lavorano con straordinaria dedizione - aggiunge - ma senza strumenti e senza personale adeguato. Dai dati ufficiali del Ministero della Salute emerge che il complesso Avola-Noto perde posti letto complessivi rispetto al D.A. 22/2019, mentre i posti post-acuti non risultano attivi. Si tratta di un arretramento rispetto agli obiettivi del Pnrr. Tra le principali criticità segnalate: l’Ortopedia non risulta operativa al ‘Di Marià’ di Avola e manca un atto formale che ne confermi il rientro al ‘Trigonà’ di Noto; il Pronto soccorso di Noto è ancora attivo solo 12 ore al giorno; i posti letto di riabilitazione e lungodegenza sono solo parzialmente utilizzabili. Serve un piano serio e trasparente, guidato da criteri sanitari, non da logiche di potere o spartizioni di territorio. E quindi il ripristino dell’Ortopedia a Noto, l’apertura H24 del pronto soccorso, l’attivazione completa dei posti letto post-acuti, la creazione di un modulo di ortogeriatria e una verifica ufficiale della rete Avola-Noto per garantire trasparenza e uniformità di servizi», conclude.