mascalucia
Grazie alla videosorveglianza beccati e denunciati alcuni “zozzoni”
Il sindaco Magra avverte i cittadini: «Non faremo sconti, basta con l’inciviltà»
La battaglia contro il degrado ambientale e l’inciviltà a Mascalucia segna un punto a favore dell’amministrazione comunale. Il sindaco Enzo Magra ha recentemente reso noti i dettagli di un’operazione che ha portato all’identificazione e alla denuncia di cittadini resisi colpevoli di abbandono abusivo di rifiuti. Un segnale forte che dimostra la ferma volontà politica di tutelare il decoro urbano e la salute pubblica. Il successo dell’operazione è legato all’implementazione di sistemi tecnologici avanzati. Il sindaco Magra ha infatti specificato che i trasgressori sono stati colti in flagrante grazie alla rete di sorveglianza comunale.
«Sono stati intercettati inequivocabilmente dalle nostre telecamere mentre gettavano rifiuti sul territorio - ha spiegato il primo cittadino - l’occhio elettronico non lascia scampo: grazie a questi strumenti di videosorveglianza, i responsabili sono stati rapidamente identificati e, di conseguenza, denunciati alla Procura della Repubblica». Questa dichiarazione evidenzia come la tecnologia sia diventata un alleato cruciale nell’attività di polizia ambientale, trasformando il territorio in un’area costantemente monitorata. L’abbandono dei rifiuti, oltre a rappresentare un grave atto di inciviltà e un danno per l’ambiente, è un reato che comporta conseguenze legali ed economiche di notevole entità, pensate per scoraggiare qualsiasi futura violazione.
Il sindaco Magra ha voluto rimarcare la severità delle pene previste dalla normativa vigente, sottolineando il potenziale impatto sulla vita dei trasgressori. La condotta illecita non si esaurisce con una semplice multa, ma comporta un’ammenda che va da 1.500 euro fino a 18.000 euro, a seconda della gravità e della tipologia di rifiuto abbandonato. Oltre al danno economico, i responsabili rischiano la sospensione della patente di guida per un periodo che varia da 1 a 4 mesi. Una misura che limita pesantemente la libertà di movimento e l’attività lavorativa di chi ne è colpito. Queste sanzioni non sono solo punitive, ma rappresentano un monito per l’intera comunità: l’Amministrazione non farà sconti in nome del rispetto delle regole.