Dichiarazioni
Vertice sul Ponte, Salvini tira dritto: «Partiremo con i cantieri a febbraio»
Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture dopo la riunione d'urgenza convocata a Palazzo Chigi per la bocciatura della Corte dei Conti
 
									«Attendiamo con estrema tranquillità i rilievi della Corte dei Conti a cui siamo convinti di poter rispondere punto su punto. Mi sarebbe piaciuto partire con i cantieri a novembre, invece partiremo a febbraio». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al termine della riunione sul Ponte sullo Stretto a Palazzo Chigi.
La riunione, convocata urgentemente dopo il parere negativo espresso ieri dalla Corte dei Conti sulla fattibilità dell’opera, è durata circa un’ora e mezza.
«Senza nessuno scontro tra poteri dello Stato, daremo tutte le informazioni che ci vengono richieste. Ci sto lavorando da tre anni, ci lavorerò per tre anni e due mesi, poi gli ingegneri mi dicono che con sette anni l’Italia avrà un’opera unica al mondo e quindi va bene così», ha detto il ministro. «È un secolo che se ne parla, per me il tempo è denaro, ma voglio rispettare tutte le prescrizioni, tutte le riflessioni», ha aggiunto.
«Abbiamo calendarizzato i prossimi passi, nel primo Consiglio dei ministri a giorni informerò i colleghi su come intendiamo andare avanti, mettere in sicurezza in manovra i fondi necessari all’opera che siamo determinati a portare avanti».
Sul Ponte, «la maggioranza è compatta, abbiamo appena finito una riunione con Meloni e Tajani che mi hanno dato mandato di andare avanti sul percorso che vi ho appena illustrato. Ci tengo a dire a siciliani, calabresi e a tutti gli italiani che andiamo avanti, i cantieri partiranno dopo 160 anni. Ci viene chiesto un supplemento di documentazione? Lo facciamo».
A quest'ultimo hanno preso parte anche i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, come riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che «all’esito della riunione, si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti. Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti – viene chiarito –, il Governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento. Rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera».
«Non voglio pensare che qualcuno si vendichi contro siciliani e calabresi per una riforma approvata dal Parlamento. Non voglio pensare che sia così», ha detto ancora il vicepremier.
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