Sicurezza
L'incidente mortale di Aci Castello, la povera Vita e quella quotidianità spezzata: era uscita da casa per comprare le sigarette
Una nuova tragedia che riaccende i riflettori sulla pericolosità della statale 114 e sulla necessità di una maggiore attenzione quando si è alla guida
Una pantofola e un paio di occhiali da vista con una lente infranta sul selciato sono il simbolo di una quotidianità spezzata: quella di Vita Ragusa, 63 anni, che lungo la strada statale 114, la Orientale Sicula, ha perso la vita in un sabato prefestivo di inizio novembre. È la vittima del tragico incidente stradale avvenuto all’alba all’altezza del bivio che porta al centro del piccolo borgo marinaro. La donna stava camminando a piedi sul ciglio della strada in direzione Acireale quando è stata investita da una Peugeot 208 bordeaux, guidata da un 25enne. L’impatto, violentissimo, che l’ha sbalzata a diversi metri di distanza: per lei non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo per le grave ferite riportate.
Vita, conosciuta da tutti in paese, quella strada la percorreva ogni mattina: usciva a piedi da casa per comprare le sigarette al Tabacchi più vicino.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione e la polizia locale di Aci Castello, che hanno eseguito i rilievi, gestito il traffico e disposto la temporanea chiusura della strada.
Non si esclude che all’origine dell’incidente possa esserci l’elevata velocità dell’auto coinvolta. Al vaglio degli investigatori c’è la dinamica dell’incidente e alcuni punti da chiarire per accertare le eventuali responsabilità. Sull’asfalto non ci sono segni di frenata e non è chiaro se Vita stesse attraversando la carreggiata al momento dell’impatto. Sotto shock il giovane alla guida della city car sottoposto al test alcolemico e antidroga: il 25enne stava percorrendo la statale per fare rientro a casa dopo avere partecipato a una festa per la notte di Halloween. Dopo l’impatto si è subito fermato a prestare aiuto e ha chiamato i soccorsi.
Straziante il momento dell’arrivo dei soccorritori a cui hanno assistito diversi passanti e alcuni familiari tra cui un bambino, rimasto fermo lungo la strada, mano nella mano con la sua mamma.
La strada statale 114 non è nuova, purtroppo, a incidenti simili. Trafficata e popolata soprattutto d’estate, complice la velocità sostenuta degli automobilisti che la percorrono e altrettanto l’imprudenza di chi magari attraversa senza guardare o fuori dalle strisce pedonali, torna sempre nelle cronache cittadine. Una nuova tragedia che riaccende i riflettori sulla pericolosità di quel tratto di strada e sulla necessità di una maggiore attenzione quando si è alla guida e di più controlli e misure di sicurezza per pedoni e automobilisti.