Giarre
Cappella gentilizia danneggiata a colpi di martello
Vandali in azione nell'area monumentale del cimitero di Trepunti
Uno spettacolo indegno e deplorevole si è presentato agli occhi di visitatori accorsi numerosi al cimitero comunale di Trepunti nei giorni della Commemorazione dei Defunti. Un quadro di degrado, abbandono e atti vandalici che solleva serie preoccupazioni sulla gestione e la sicurezza della necropoli cittadina.
L’episodio più sconcertante si è verificato nell’area monumentale, dove una cappella gentilizia è stata pesantemente danneggiata. Ignoti malintenzionati usando deliberatamente un grosso martello hanno sfondato la copertura in marmo, lasciando un’ampia voragine. La scena è stata resa ancora più “orripilante” e grottesca dal tentativo di copertura della breccia: una semplice cassetta per il trasporto delle bibite è stata usata per celare volgarmente lo squarcio. E purtroppo non si tratta di un caso isolato. All’interno del cimitero comunale di Trepunti sono ben evidenti i danni diffusi provocati da atti vandalici in diverse cappelle, minando il decoro e il rispetto del luogo sacro. Il degrado si estende anche alla parte alta del cimitero, dove diverse cappelle risultano inagibili da lungo tempo e rappresentano un potenziale pericolo per i visitatori. Strutture cementizie che attendono invano interventi di manutenzione che non arrivano. Non fanno eccezione le cappelle comunali situate nell’area nord della struttura. Qui, i segni del tempo e della trascuratezza sono evidenti: le pareti esterne sono scrostate a causa delle infiltrazioni d’acqua e l’intonaco è caduto, lasciando in bella vista i mattoni. La situazione del cimitero di Giarre, in un momento dell’anno in cui il flusso di visitatori è massimo per onorare la memoria dei propri cari, evidenzia una chiara necessità di intervento manutentivo urgente. Non si tratta solo di ripristinare il decoro, ma di garantire la sicurezza, tutelare l’integrità dei luoghi di sepoltura e mettere fine a una serie di atti vandalici che offendono la memoria dei defunti e la sensibilità della comunità.