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Cronaca

Maltrattamenti ai genitori, vittoriese domiciliato in una casa di accoglienza di Ragusa condannato a un anno e dieci mesi di reclusione

E' emerso che il 35enne è afflitto da disturbo schizoaffettivo tipo bipolare

06 Novembre 2025, 18:11

18:13

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E' finito con la condanna alla pena di un anno e dieci mesi di reclusione e 600 euro di multa (pena sospesa) il processo con il rito abbreviato nei confronti di un uomo di 35 anni, vittoriese, domiciliato presso una casa di accoglienza di Ragusa, accusato di maltrattamenti ed estorsione ai danni dei genitori che avrebbe commesso in quanto dedito al consumo di droga. La sentenza è stata emessa dal Gip del Tribunale, Eleonora Schininà. Il pm Marco Rota ha chiesto la condanna dell'imputato a due anni e mezzo. L'avvocato difensore Sergio Crisanti ha chiesto la perizia psichiatrica perché dalle dichiarazioni delle persone offese (i genitori) e da alcune documentazioni agli atti emergeva che lo stesso potesse essere afflitto da turbe mentali. È stato così incaricato il professore Eugenio Aguglia che ha depositato la perizia ed è intervenuto in udienza dichiarando che il trentacinquenne era afflitto da grave patologia: disturbo schizoaffettivo tipo bipolare.

Presentava una capacità di intendere e volere grandemente scemate. Il perito ha dichiarato che nel periodo compreso tra maggio e giugno 2023 l'imputato fuggiva al controllo dell'io ed il disturbo si esprimeva in modo episodico con una successiva ripresa del controllo. La difesa ha chiesto l'assoluzione per i maltrattamenti poiché tutti gli episodi andavano giudicati nell'ambito della patologia ed anche per l'estorsione, perché non sussisteva: non c'era una minaccia concreta ed anche l'aspetto economico era irrisorio, pochi euro.