Impianti sportivi
Valverde, il ministro Abodi ha inaugurato il polifunzionale
Dedicato a Don Pino Puglisi, venne finanziato con i fondi di Italia ’90. «La presenza dello sport può aiutare a fare crescere più sani i nostri giovani»
È stato un giorno di festa e di profondo significato civico quello dell’inaugurazione dell’impianto sportivo polifunzionale “Don Pino Puglisi” di Valverde. Una struttura finalmente consegnata alla cittadinanza dopo una storia travagliata, iniziata quasi quarant’anni fa con un finanziamento bloccato, e conclusasi grazie a un decisivo intervento istituzionale.
Alla cerimonia di inaugurazione e consegna alla comunità ha presenziato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, la cui presenza ha sottolineato l’importanza del progetto nel quadro delle politiche nazionali per la riqualificazione delle infrastrutture sportive. Il sindaco Domenico Caggegi ha ripercorso la lunga e complessa vicenda che ha portato alla realizzazione dell’impianto. «Nel lontano 1989 - ha spiegato il sindaco - il Comune ottenne un finanziamento di un miliardo e 300 milioni di vecchie lire destinato a iniziative legate ai Mondiali di calcio di “Italia ’90”. Un finanziamento, però, mai utilizzato e rimasto congelato per quasi quattro decenni».
La svolta è arrivata grazie alla tenacia del primo cittadino. Il sindaco Caggegi ha raccontato di avere chiamato la Cassa depositi e prestiti, scoprendo che per sbloccare i fondi era necessario il via libera del Governo. Determinante è stato il suo viaggio a Roma, dove ha trovato la piena disponibilità e collaborazione del ministro Abodi. Questa sinergia tra Ente locale e Governo ha permesso di superare l’ultimo ostacolo burocratico e di trasformare finalmente il vecchio fondo in un impianto sportivo moderno per la comunità. Nel suo intervento, il ministro Abodi ha evidenziato come l’inaugurazione di Valverde si inserisca in una strategia più ampia, volta a ridurre il divario infrastrutturale, in particolare nel Mezzogiorno. «Partendo da “Agenda Sud”, stiamo cercando di colmare una lacuna che ha bisogno di tempo, ci sono decenni di dimenticanze - ha affermato il ministro Abodi - C’è un disegno chiaro di consacrare il diritto allo sport nei luoghi dove ce n’è più bisogno. La presenza dello sport aiuta a fare crescere più sani i ragazzi».
Il ministro ha poi sottolineato il valore sociale dello sport come argine alla devianza giovanile. «Quando non c’è una sensibilità sociale è chiaro che il profilo di rischio aumenta». L’intitolazione a Don Pino Puglisi, martire della mafia e simbolo di impegno educativo nel quartiere Brancaccio di Palermo, rafforza ulteriormente il messaggio che l’impianto non è solo un luogo per l’attività fisica, ma un vero e proprio presidio di legalità e inclusione sociale. Presenti all’inaugurazione, condotta da Ruggero Sardo, anche il prefetto di Catania, Pietro Signoriello, e il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti.