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Il processo

Operazione «Hesperia»: il Pg chiede conferma di cinque condanne, assoluzione per i fratelli Macaddino

La Corte d’appello di Palermo si deve esprimere sul processo nato dall’indagine antimafia dei carabinieri tra Marsala e Mazara del Vallo

Laura Mendola

12 Novembre 2025, 14:51

Operazione «Hesperia»: il Pg chiede conferma di cinque condanne, assoluzione per i fratelli Macaddino

L’operazione «Hesperia» torna a far parlare di sé nelle aule giudiziarie. A distanza di oltre un anno dalle condanne inflitte dal Tribunale di Marsala, il procuratore generale della Corte d’appello di Palermo ha chiesto di confermare cinque delle sette pene, ma ha aperto uno spiraglio importante per i fratelli Macaddino, imprenditori ittici di Mazara del Vallo.

La maxi indagine dei carabinieri, scattata il 6 settembre 2022, aveva portato all’arresto di presunti affiliati e fiancheggiatori di Cosa nostra tra Marsala, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Paceco e Partinico. Un colpo che aveva fatto tremare diversi ambienti economici e sociali del Trapanese.

Nel luglio 2024, il tribunale aveva inflitto pene pesanti: sette anni a Stefano Putaggio, agente immobiliare ed ex attivista del Movimento 5 Stelle, accusato di estorsione per una vicenda legata a un immobile acquistato all’asta. Curiosamente, in aula la presunta vittima, Giuseppe Sturiano, aveva negato di aver subito pressioni, rendendo il quadro meno netto di quanto sostenuto dall’accusa.

Altri imputati avevano ricevuto condanne tra i sei e i tre anni e mezzo: Vito De Vita per una cessione di droga, Riccardo Di Girolamo e Filippo Aiello per reati minori, e Lorenzo Catarinicchia. Più lieve la pena per i fratelli Macaddino, un anno e tre mesi con sospensione, dopo che l’accusa di estorsione aggravata era stata derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Ed è proprio su di loro che il procuratore generale ha cambiato rotta: accogliendo la tesi dei difensori, ha chiesto l’assoluzione, sottolineando l’assenza di querela da parte delle presunte vittime. Una svolta che potrebbe alleggerire ulteriormente il quadro complessivo del processo.

La Corte d’appello dovrà ora pronunciarsi, ma l’operazione «Hesperia» resta un passaggio cruciale nella lotta alla criminalità organizzata nel territorio, mostrando ancora una volta quanto sia sottile il confine tra attività economiche e infiltrazioni mafiose.