Lavori pubblici
Riposto, in arrivo 560mila euro per riqualificare il 1° bacino portuale
Stanziati 560mila euro per rimuovere e ricollocare pontili e finger e avviare la bonifica del primo bacino, via libera dopo il dissequestro
Dopo un lungo periodo di stallo e incertezza, si muove finalmente qualcosa per la riqualificazione del primo bacino portuale di Riposto. L'assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità (Dipartimento delle Infrastrutture) ha emesso un decreto che assegna i finanziamenti necessari. La somma preventivata ammonta a 560mila euro. Le risorse saranno destinate agli interventi per la rimozione e il ricollocamento dei pontili, dei finger e dei sistemi di ancoraggio presenti nel 1° Bacino del porto di Riposto.
L'intervento di bonifica del primo bacino portuale di Riposto, atteso da tempo, era stato in parte condizionato da un provvedimento di sequestro preventivo che aveva bloccato i quattro pontili galleggianti e i 36 finger giacenti nell’area perimetrale esterna. Nel settembre del 2024, la magistratura ha disposto il dissequestro delle strutture, aprendo di fatto la strada al finanziamento regionale che si inserisce nel capitolo delle “spese per l’esecuzione di opere pubbliche relative alla costruzione, al completamento, al miglioramento, alla riparazione, alla sistemazione ed alla manutenzione straordinaria di opere marittime nei porti di seconda categoria, seconda, terza e quarta classe”.
Nell’aprile 2023 nel primo bacino portuale era stato effettuato, con la precedente Amministrazione, un primo intervento di sgombero con la rimozione di 17 pontili dismessi che si trovavano abbancati all’interno della gigantesca area portuale i cui accessi si affacciano sulla via Falcone. Le infrastrutture sono state prelevate, mediante l’impiego di una imponente gru e poi caricate a bordo di una chiatta trainata da un rimorchiatore con destinazione finale nel molo di “Cala Salina” a Lampedusa. Altri 4 pontili dismessi e che facevano parte del vecchio corredo del primo bacino portuale, sono stati invece caricati a bordo di un altro pontone per essere poi destinati alla darsena di Manfra.
L'avvio dei nuovi lavori di sgombero, per i quali la Regione l’11 scorso ha emesso il decreto, è fondamentale per ripristinare la piena operatività e funzionalità del bacino portuale, essenziale per l'economia e l'immagine della cittadina marinara. L’area portuale, tuttavia, necessita, nel contempo, di una radicale bonifica, in particolare nel piazzale che ospita orripilanti ricettacoli di rifiuti e infrastrutture vandalizzate.