Cronaca
Ragusa e il caso di Vittorio Fortunato, il tribunale lo dichiara nuovamente adottabile
Oggi nuova udienza nel procedimento che vede come imputata la mamma
Il piccolo Vittorio Fortunato subito dopo il ritrovamento
Alle battute finali, davanti al giudice del Tribunale, Giovanni La Terra, il processo per abbandono di minore del piccolo Vittorio Fortunato che vede nel ruolo di imputata la mamma. Sono state sentite le sorelle della donna che hanno raccontato di non aver saputo della gravidanza perché questa a seguito della relazione con il macellaio ragusano si era allontanata dai propri famigliari.
La sorella ha confidato loro le modalità del parto, dopo circa un mese dallo stesso, portato a termine da sola dopo aver coperto il water con un lenzuolo piegato in più parti per evitare che il figlioletto si facesse male ed aveva tagliato il cordone ombelicale con una pinzetta, il parto è stato inaspettato tant'è che lei non aveva preso aspettativa e lo stesso giorno era andata a lavorare. La mamma del bimbo aveva chiesto al compagno di accompagnarla insieme al neonato in ospedale ma lui aveva risposto che lo avrebbe portato lui. Hanno riferito del rapporto che hanno definito tossico tra i due perché la mamma del bambino era da quanto appreso succube del macellaio anche a causa delle sue fragilità psicologiche.
L'udienza è stata rinviata al 12 dicembre per sentire gli ultimi due testi. La madre naturale del bimbo è difesa dall'avvocato Angelo Iemmolo. Il piccolo, che adesso ha 5 anni, il mese scorso è stato dichiarato adottabile dal Tribunale di Minori. Il padre, condannato a 2 anni, è deceduto prima dell'Appello per cause naturali il 3 giugno dell'anno scorso, il 4 novembre del 2020 ne simulò abbandono e ritrovamento davanti al suo esercizio commerciale a Ragusa.
Il piccolo da quando aveva 20 giorni è stato affidato a una famiglia di fuori provincia. In aula presente anche la parte civile, l'avvocato Claudia Parrino, tutrice del bimbo, rappresentata dall'avvocato Emilio Cintolo.