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Il fatto

Ramacca, tentativo di aggressione al presidente del Consiglio

Dopo un alterco un uomo avrebbe estratto un coltellino

15 Novembre 2025, 22:50

Ramacca, tentativo di aggressione al presidente del Consiglio

Dagli alterchi verbali si sarebbe passati a un tentativo di aggressione - fortunatamente non consumato - ai danni del presidente del Consiglio comunale di Ramacca, Filippo Zampogna. Quest’ultimo ha sporto denuncia-querela negli uffici della locale Stazione dei Carabinieri nei confronti di un uomo di oltre 60 anni.

Veniamo adesso alla ricostruzione dei fatti esposti dallo stesso presidente del civico consesso, il quale racconta che sarebbe stato dapprima insultato verbalmente e, subito dopo, il presunto aggressore avrebbe estratto una piccola arma da taglio, presumibilmente un coltellino, nel tentativo di colpirlo. Al che sarebbero intervenute altre persone presenti che hanno indotto il presunto aggressore a desistere e lo hanno ricondotto alla ragione. Spetterà agli inquirenti fare piena luce sui fatti. I militari avrebbero già raccolto testimonianze e sentito i presenti, per effettuare l’esatta ricostruzione degli eventi. Eventi che sarebbero riconducibili a incomprensioni e dissapori di natura politica che - a detta del presidente del Consiglio - mediante insulti verbali sarebbero stati frequenti.

Non sono tardate a giungere le attestazioni di solidarietà e vicinanza nei confronti di Zampogna, sia da parte di cittadini, sia delle associazioni. Il sindaco Rosario Gravina ha intanto lamentato che a Ramacca il clima di odio e di tensione si genera sui social. «Esprimiamo - ha detto il sindaco - innanzitutto, la massima solidarietà al presidente del Consiglio comunale, per il vile e gravissimo atto subito. Un’aggressione verbale e fisica è un fatto inaccettabile che colpisce non solo la persona, ma l’intera nostra comunità». Conclude il presidente del Consiglio comunale, Filippo Zampogna: «Solidarietà e vicinanza arrivate sono motivo di forza. Sto bene. Il gesto inconsulto non ha avuto conseguenze. Resto sereno e determinato nel continuare il mio impegno istituzionale al servizio della nostra comunità. Condanno fermamente ogni forma di violenza, certa o presunta, fisica o verbale. Nulla può giustificare simili comportamenti. La civiltà, il dialogo e il rispetto devono sempre prevalere».