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Borgata di Siracusa

«Così non si vive»: ipovedente denuncia il fallimento della riqualificazione

Dal parcheggio selvaggio agli scivoli non a norma, fino alla piazza abbandonata: il quadro tracciato dal Coordinamento della Rinascita è allarmante

17 Novembre 2025, 22:27

«Così non si vive»: ipovedente denuncia il fallimento della riqualificazione

Il grande inganno, e il paradosso. Enzo Tomasello è ipovedente grave, ha scelto di vivere alla Borgata una decina d’anni fa attratto dalla sua (presunta) vivibilità, «così come hanno fatto tanti altri. Ma – sostiene – la riqualificazione in realtà ha trasformato il quartiere in un incubo».

A partire dalle tenebre che già nel tardo pomeriggio avvolgerebbero la zona «e non solo per chi come me ci vede pochissimo, ma per tutti. L’illuminazione in via Piave sarebbe estremamente fioca e la maggior parte delle traverse sono al buio». Ad obiettare che lui almeno ha il percorso mentalmente memorizzato ribatte che «così non è: le strade sono piene di avvallamenti e buche, i marciapiedi un inferno». E descrive quelli di via Piave: «A parte i pali al centro del percorso, gli scivoli sono senza strisce rugose per i bastoni e i passi. Il marciapiede è più stretto di ciò che dovrebbe per legge e le canalette in corrispondenza dei pali accorciano la percorribilità». Chi posteggia le automobili sui marciapiedi o davanti agli scivoli «qui ha mano libera – stigmatizza Enzo –. Speravamo che i nuovi vigili in bicicletta si facessero vivi ogni tanto ma nulla».

Chicca: «Hanno fatto una sorta di furbata: i marciapiedi hanno lo scivolo d’accesso – rivela Enzo – ma alla fine di ogni isolato manca la discesa per i disabili. Puoi scendere solo a metà del percorso, in corrispondenza delle strisce cancellate».

Di piazza Santa Lucia nemmeno a parlarne: «È in uno stato di abbandono assoluto, vigili non se ne vedono – sostiene Enzo – per non parlare dei dehor nemmeno censiti». La domenica di mercato «vige il parcheggio selvaggio, alcuni venditori invadono le discese per i disabili». Gli alberi enormi che circoscrivono la piazza «producono fogliame in abbondanza, e quando piove questo finisce nelle caditoie di tutta la zona provocando un fiume per tutte le vie». Alla fine di via Torino «non appena piove si forma una piscina».

La sicurezza sarebbe una chimera, alla Borgata: «Tolti i cocci di bottiglie di birra sparsi ovunque – descrive Tomasello – e la spazzatura, la sera è assolutamente sconsigliabile attraversarla». Enzo, che fa parte del «Coordinamento della Rinascita della Borgata», chiede che «la piazza sia utilizzata di più e meglio, con manifestazioni culturali, ludiche e sociali quali potrebbero essere il Natale siracusano o la fiera dei Morti». E poi «concerti che si potrebbero pagare con il capitolo di spesa regionale».

A ben guardare «le attività commerciali alla Borgata stanno scomparendo. Via Piave si sta spopolando di clientela. Hanno chiuso la biblioteca e la sede della Circoscrizione, mancano gli uffici pubblici. Unica attrattiva per gli utenti, soltanto l’ufficio postale. Chiudono ogni settimana in Borgata due attività».

Il tasto dei trasporti è dolentissimo: «Dopo il nuovo piano del cambiamento della società dei bus, abbiamo fatto richiesta di un autobus nella zona». L’avete ottenuto? «Sì, ma passa solo nel pomeriggio. Il che è un insulto per gli studenti che devono andare a scuola, gli anziani che vanno a trovare i figli o a fare la spesa. Io, come disabile, mancando qui il consiglio di quartiere, devo recarmi in via Italia 103 per sbrigare le mie pratiche sociali. Sa come? Sono costretto a chiamare una macchina con autista».

Quindi la speranza di una vera riqualificazione della Borgata è da archiviare? «Un’idea c’è, visto che ci sono già due progetti approvati, ma non se ne è fatto nulla: un ponte pedonale dallo Sbarcadero ad Ortigia. Ne abbiamo parlato in Consiglio comunale, sarebbe uno strumento vero di riqualificazione, ma è tutto fermo».

Futuro? «Tra qualche anno – prevede Enzo – ci sarà una commissione che verrà a verificare che i fondi per la riqualificazione della Borgata siano stati spesi bene. Cosa troveranno, secondo voi?»