Nuove rivelazioni
Garlasco, i colpi di scena non finiscono mai: sulle unghie spunta il Dna di secondo uomo, ecco chi è
A pochi giorni dall'incidente probatorio emergono due tracce maschili: una compatibile con Andrea Sempio, l'altra — l'"ignoto 2" — non riconducibile a Stasi né agli altri campioni
Garlasco, spunta il Dna di un secondo uomo
Alla vigilia dell’incidente probatorio sul delitto di Garlasco, fissato per il 18 dicembre, dalle tabelle consegnate alle parti dalla perita Denise Albani emerge un elemento ulteriore: un “ignoto 2”, il cui profilo genetico non coincide né con quello di Alberto Stasi né con i campioni prelevati agli amici di Marco Poggi e ad Andrea Sempio.
La relazione di Albani, al momento priva di conclusioni scritte, contiene esclusivamente tabelle ed elementi tecnici che, letti dagli specialisti, delineano i primi esiti scientifici: su frammenti di due unghie di Chiara Poggi è presente un Dna maschile compatibile con quello di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio in concorso della ventiseienne, mentre su un’altra unghia è stata rilevata una seconda traccia maschile, attribuibile a un profilo sconosciuto. Tre i margini ungueali “soggetti a più attenzione”: uno della mano destra e due della sinistra.
I dati dell’esperta paiono confermare le conclusioni dei consulenti della difesa del condannato Alberto Stasi, i genetisti Ugo Ricci e Lutz Roewer, dalle cui analisi la Procura di Pavia aveva preso le mosse per riaprire l’inchiesta sul delitto del 13 agosto 2007. Le conclusioni, affidate ai consulenti dell’accusa Carlo Previderè e Pierangela Grignani, avevano già segnalato la presenza, su frammenti di due unghie della vittima (quinto dito della mano destra e primo dito della mano sinistra), di un profilo maschile “perfettamente sovrapponibile” a quello attribuito ad Andrea Sempio, escludendo invece che la traccia sull’unghia di un dito della mano sinistra fosse “riferibile” all’indagato.
Albani, che ha curato i calcoli biostatistici, evidenzia come i dati documentali di base — provenienti dagli accertamenti del perito Francesco De Stefano, incaricato nell’appello bis a carico di Stasi — restituiscano un aplotipo Y, cioè la linea paterna, non completo, “con 12 marcatori su 16”. La perita ha già fornito ai consulenti delle parti tutti i dati tecnici relativi a tali calcoli e renderà note valutazioni e conclusioni nella perizia che depositerà entro il 5 dicembre.
Secondo la lettura di inquirenti e investigatori — in linea con la consulenza della Procura pavese (Previderè e Grignani) e con quelle del 2016 (Linarello) e del 2024 (Roewer e Ricci) per la difesa di Stasi — le cifre indicano un elevato grado di attendibilità della compatibilità con la linea maschile di Sempio per il profilo rinvenuto sul mignolo della mano destra di Chiara. I dati documentano inoltre ulteriori comparazioni, che escludono corrispondenze con Stasi e con tutti gli altri profili raccolti per l’incidente probatorio. Quanto alla traccia individuata sull’anulare, il cosiddetto “ignoto 2”, emerge l’esclusione di compatibilità sia con Sempio sia con Stasi e con tutte le altre persone sottoposte a prelievo, compresi gli amici di Marco Poggi e dello stesso Sempio.