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Catania

Tentato omicidio a Paternò, rissa per gelosia finisce in sparatoria: un arresto

Lo scorso agosto un giovane fu ferito con tre colpi d'arma da fuoco, manette per un trentenne

Redazione La Sicilia

28 Novembre 2025, 14:13

Tentato omicidio a Paternò, rissa per gelosia finisce in sparatoria: un arresto

All’alba, su delega della Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Catania, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale etneo e della Compagnia di Paternò hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Alberto Forte, classe 1995.

L’uomo è gravemente indiziato, allo stato degli atti e nel pieno rispetto della presunzione di innocenza, dei reati di tentato omicidio e porto e detenzione illegale di arma da fuoco, per avere esploso tre colpi di pistola ferendo un 26enne nella notte tra il 29 e il 30 agosto 2025 a Paternò.

Le indagini hanno preso le mosse dalla segnalazione dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore” di Paternò, dove il giovane si era presentato con tre ferite d’arma da fuoco all’arto inferiore destro (due alla gamba e una alla coscia) e con ulteriori lesioni al volto.

I militari, raccolte le prime dichiarazioni della vittima, hanno effettuato sopralluoghi e accertamenti tecnici nei luoghi indicati. Dalla ricostruzione investigativa è emerso che, poco prima del ferimento, nella zona di piazza Ficus si sarebbe verificata una rissa tra più giovani, scaturita al culmine di una lite verosimilmente per motivi di gelosia tra il fratello minorenne della vittima e l’indagato.

Durante la colluttazione, Forte avrebbe estratto una pistola e sparato tre volte, colpendo alla gamba il fratello maggiore del contendente, poi accompagnato da conoscenti al pronto soccorso. Subito dopo gli spari, l’autore si sarebbe allontanato a bordo di uno scooter insieme a un altro soggetto e, nelle ore successive, non sarebbe rientrato né a casa né sul luogo di lavoro, rendendosi di fatto irreperibile.

L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri su delega della DDA, è proseguita senza sosta attraverso escussioni di testimoni, riscontri documentali, analisi tecniche e un riconoscimento fotografico nel quale il fratello minorenne avrebbe individuato Forte come il proprio antagonista nella discussione di quella sera.

Gli elementi acquisiti hanno contribuito a delineare, a livello di gravità indiziaria, il coinvolgimento dell’indagato, in un contesto segnato da un’elevata tensione tra gruppi riconducibili a clan criminali operanti nel territorio di Paternò.

Il 1° ottobre successivo, lo stesso Forte è stato a sua volta ferito a una mano da un colpo d’arma da fuoco, fatto per il quale è stato ricoverato in ospedale dichiarando ai sanitari, falsamente, di essersi procurato la lesione in un incidente stradale.

Sulla base del compendio raccolto, la Procura – DDA ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania l’applicazione della misura cautelare in carcere, ritenendo sussistenti sia il pericolo di reiterazione di condotte violente sia il rischio di fuga, anche alla luce del comportamento tenuto dopo i fatti. Il GIP ha accolto la richiesta ed emesso l’ordinanza, eseguita nella giornata odierna dai Carabinieri.

Nel corso delle perquisizioni contestuali, all’indagato sono stati sequestrati una pistola clandestina calibro 9 mm Parabellum e il seguente munizionamento:

  • 27 cartucce calibro 9 mm marca Luger F.L.
  • 9 cartucce calibro 7,65 mm marca F.L.
  • 1 cartuccia calibro .38 Special marca F.L.
  • 1 cartuccia calibro .38 marca CCSGW