Santuario della Madonna delle lacrime
Gaza sotto i riflettori: a Siracusa un dibattito per rompere il silenzio
Il capoluogo si trasforma in piazza di confronto: testimonianze dalla flotilla e da Gaza, fra diritti, salute e pace
Yahya Al-Sarraj sindaco di Gaza
Quando la cronaca diventa storia e le voci oltrepassano i confini, una città si fa piazza di confronto: domani Siracusa ospiterà “Gaza, Flotilla, Diritti Umani e Pace”, incontro che promette di mettere in luce responsabilità, diritti e realtà sul terreno con testimoni diretti e protagonisti della mobilitazione umanitaria.
E il salone conferenze “San Giovanni Paolo II” di via del Santuario diventerà teatro di un dibattito dal respiro internazionale organizzato dal Dipartimento regionale del Partito Democratico per le risorse e lo sviluppo del bacino del Mediterraneo. Introdurrà Massimo Costanza, responsabile regionale del dipartimento, seguito dai saluti istituzionali di Massimo Milazzo, capogruppo PD in consiglio comunale.
Moderato da Giuseppe Patti, l’incontro mette in calendario interventi di testimoni impegnati sul fronte umanitario, sanitario e politico: Luca Santoro (presidente dei Giovani Democratici siciliani), Tati Sgarlata (portavoce del Comitato siracusano per la Palestina), Margherita Cioppi, Thiago Ávila e Tony La Piccirella (attivisti e membri della Global Sumud Flotilla, con esperienze a bordo dell’imbarcazione Karma), Tanja Hassan (medico nei presidi ospedalieri palestinesi), e rappresentanti istituzionali tra cui Arturo Scotto (parlamentare PD), Annalisa Corrado (europarlamentare PD), Mimmo Lucano (europarlamentare AVS) e Pietro Bartolo (medico ed ex europarlamentare).
Collegamento video da Gaza City con il sindaco Yahya Al Saraj, che porterà la testimonianza diretta dalla Striscia, completerà il quadro delle relazioni.
Obiettivo del dibattito è mettere a confronto dati, esperienze sul campo e proposte politiche per tutela dei diritti umani, accesso alle cure e percorsi di pace nel Mediterraneo, con un’attenzione particolare alla dimensione sanitaria e alla dignità delle popolazioni coinvolte.