La kermesse
Premio "Nadia Toffa", ecco i finalisti tra narrativa e giornalismo
Tra gli ospiti Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, uccisa dall’ex compagno, oggi presidente dell’associazione “Io Sono Giordana”, e la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, finalista con un’indagine sul caso Garlasco
Nadia Toffa, scomparsa nel 2019
Il Premio letterario giornalistico “Nadia Toffa”, ideato dall’associazione Archètipa di Antonietta Greco e giunto alla sua quarta edizione, annuncia le opere finaliste del 2025, confermando la vocazione del riconoscimento: dare voce a storie che interrogano il nostro tempo, tra verità scomode, testimonianze di coraggio, indagini morali e fragilità che chiedono ascolto. Un premio che, nel nome della giornalista scomparsa, continua a farsi spazio di resistenza civile, intrecciando narrativa, saggistica e giornalismo d’inchiesta.
La cerimonia ufficiale, in programma sabato 6 dicembre alle 16 nell’ex Oratorio SS. Elena e Costantino a Palermo, sarà curata quest’anno dalla galleria d’arte Il Casino delle Muse, guidata dal critico Giuseppe Carli, a conferma dell’attenzione del premio verso il dialogo tra letteratura, arti visive e impegno culturale. A condurre l’evento sarà la giornalista Daniela Tornatore.
Tra gli ospiti annunciati, figure che incarnano il nucleo più profondo del premio: Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, uccisa dall’ex compagno, oggi presidente dell’associazione “Io Sono Giordana”, e la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, finalista con un’indagine sul caso Garlasco. Una presenza che orienta questa edizione verso una riflessione urgente sul tema dei femminicidi e della violenza di genere.
Accanto alla proclamazione dei vincitori, saranno consegnati il Premio Donna 2025 e alcuni riconoscimenti a personalità distintesi nel sociale, nella cultura e nel giornalismo. Un momento simbolico sarà l’assegnazione, al vincitore della sezione giornalismo, di una agenda Moleskine dipinta a mano dall’artista Roberto Fontana: un oggetto unico che Carli definisce “talismano per il futuro letterario del premiato”, a ribadire il legame tra scrittura e processo creativo.
I finalisti dell’edizione 2025 rappresentano un panorama composito di narrazioni civili, memoir, inchieste e storie di resistenza:
- Alessandra Angelucci (La pazienza dei melograni)
- Cristina Battista – Monica Marchioni (Era mio figlio. E voleva uccidermi)
- Giacinto Bevilacqua (Mezzo litro di latte)
- Flaminia Bolzan (L’enigma di Garlasco)
- Donata Carelli (Io madre mai)
- Raffaella Di Rosa (Vite minori)
- Chiara Domeniconi (Anatomia del dolore)
- Chiara Ferraris (La signora dei Neroli)
- Gian Ettore Gassani (La strage delle innocenti)
- Stefania Giammillaro (Errata complice)
- Yuleisy Cruz Lezcano (Di un’altra voce sarà la paura)
- Marisa Manzini (Il coraggio di Rosa)
- Giammarco Menga (Il delitto di Saman Abbas)
- Nunzia Volpe (L’amore imperfetto)
- Annamaria Zizza (La dolciera siciliana)
Una costellazione di voci che, come ricorda Antonietta Greco, “rende ancora presente Nadia”, nel segno di una letteratura che non si limita a raccontare, ma chiede di prendere posizione.