Demanio marittimo
«A Giardini Naxos l’interesse che prevale è solo quello economico»
Il comitato per i beni pubblici denuncia che il Pudm favorisce concessioni private su 6 km di costa, ignorando la partecipazione e aggravando il sovraffollamento turistico.
Il Comitato per i Beni pubblici non abbassa la guardia sulla futura geografia delle spiagge libere. «C'è il rischio di realizzare - si legge in una nota - attraverso privatizzazioni dirette e indirette, un ulteriore aggravamento della situazione di saturazione e di overtourism che caratterizza il rapporto tra la città e il suo mare».
Il Comitato ha depositato alcune osservazioni al Piano di utilizzo delle aree demaniali e marittime. «Più concretamente - scrivono ancora - il Pudm non considera i risultati del percorso partecipativo avviato dall'Amministrazione con Parliament Watch Italia, vanificando, di fatto, il valore della partecipazione popolare. La metà delle aree demaniali, in una sorta di privatizzazione indiretta, si aggiunge a quelle per cui già si prevede la concessione ai privati. In pratica la linea di costa lunga circa 6 km viene coperta da previsioni di insediamenti balneari. Più precisamente, le aree “migliori”, quelle accessibili e a diretto contatto con il centro storico, vanno agli insediamenti balneari, mentre le aree a ridotta se non impossibile accessibilità vanno alla fruizione pubblica. In conclusione, il Pudm attuale disegna un litorale e un mare della cui “salute” poco e niente si occupa. L'interesse che prevale è lo sfruttamento economico massivo del fronte mare e della costa».
Fanno parte del comitato: Pieremilio Vasta, Alessandro Costantino, Giovanni Bucolo (presidente), Ausilia Cavallaro (vicepresidente), Cateno Villino (segretario), Andrea La Spina (tesoriere), Salvino Risitano (consigliere), Daniele Saglimbeni, Giuseppe Leotta, Giuseppe Di Mauro, Giuseppe Valentino, Francesco Saija, Adele Giusto, Marina Rosa Marino, Roberto Schilirò, Dario Polimeni, Domenica Arena, Manuela Cavallaro, Pancrazia Marcuccio, Francesco Consoli, Virgilio De Giovanni, Ariana Talio, Antonio Farruggio, Simona Fichera, Giuseppe Limina, Giuseppe Lo Cicero, Pancrazia Marcuccio, Marco Minardi, Franco Riso, Antonio Sciacca, Giuseppe Spartà, Giuseppe Manuli.