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Il fatto

Scambio di salme in ospedale, il parroco va a benedire il morto: «Ma questo è un altro»

L'episodio sollevato da La Sicilia diventa un caso nazionale. Di chi è la colpa? Per l'Asp è dell'agenzia di onoranze funebri.

Mimmo Trovato

04 Dicembre 2025, 20:07

22:13

Scambio di salme in ospedale,  il parroco va a benedire il morto: «Ma questo è un altro»

Le salme di due uomini morti nell’ospedale Maria Santissima Addolarata a Biancavilla, nel Catanese, sono state scambiate al momento della consegna ai familiari. Diventa un caso nazionale l'episodio raccontato oggi dal quotidiano La Sicilia. Martedì scorso due uomini, anziani, deceduti entrambi in ospedale, si trovavano uno accanto all’altro nella sala mortuaria dell’ospedale in attesa di essere restituiti ai familiari. L’ospedale ha concesso il nulla osta per potere portare a casa uno dei due deceduti.

La salma è stata preparata dall’agenzia di pompe funebri e la bara è stata portata a casa, dove i familiari l’hanno accolta per dare l’ultimo saluto al loro congiunto. L’altra salma era rimasta in ospedale e non vi erano parenti dell’altro morto che potessero accorgersi dello scambio. A notarlo è stato il parroco della Chiesa Madre di Biancavilla, don Agrippino Salerno, che era andato all’obitorio dell’ospedale per benedire la salma dell’anziano, non sposato e senza parenti, che conosceva perché era stato ricoverato a lungo nella casa di riposo che gestisce e si è accorto che non era lui.



Parlando con la Tgr Sicilia don Salerno parla di evidenti differenze di età e fisica tra i due defunti: «Uno era alto un metro e novanta centimetri, l’altro un metro e sessantacinque, la persona che conoscevo aveva 90 anni e l’altra 75». Delle discrepanze ha messo subito a conoscenza la direzione dell’ospedale che si è dimostrata subito disponibile e operativa ha fatto chiarezza grazie a una radiografia che ha permesso un’identificazione certa, perché soltanto uno dei due aveva avute impiantate due protesi. Dopo la verifica dell’errore e dell’identità dei due morti è stata ricontattata la compagnia di onoranze funebri che ha rimesso ogni salma al proprio posto, dopo avere scambiato loro i vestiti.

Sull’accaduto è intervenuta la federazione provinciale del Pd di Catania che ha espresso «preoccupazione e sconcerto per il gravissimo episodio» e definendo «inaccettabile che in una struttura sanitaria pubblica possano verificarsi errori del genere». «Le salme sono state regolarmente riconsegnate ai familiari e agli aventi diritto, nel pieno rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti», ha spiegato l’Azienda sanitaria provinciale di Catania sottolineando che "sono stati scrupolosamente applicati tutti i protocolli, documentando puntualmente ogni fase dell’iter». «Eventuali disguidi o problematiche emerse successivamente alla riconsegna - ha sottolinea l’Asp - non possono essere attribuiti all’ospedale che ribadisce di non avere alcuna responsabilità».