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Il caso

Cercano di truffare un pensionato fingendosi operatori di un'agenzia di recupero crediti

Il caso, risolto dagli agenti del commissariato di Borgo Ognina a Catania, segue a distanza di un anno un episodio simile: l'uomo aveva già subito un raggiro per 150mila euro.

Redazione Catania

05 Dicembre 2025, 15:17

Cercando di truffare un pensionato fingendosi operatori di un'agenzia di recupero crediti

A Catania gli agenti del Commissariato di Polizia “Borgo Ognina” hanno individuato la responsabile di un nuovo raggiro ai danni di un medico catanese in pensione, già vittima lo scorso anno di un’analoga frode.

In quella circostanza, falsi “broker finanziari” di una nota società, promettendo rendimenti con tassi particolarmente vantaggiosi, riuscirono a prosciugare in pochi istanti il conto corrente dell’uomo, sottraendo 150 mila euro. Le indagini condotte dal Commissariato “Borgo Ognina” permisero allora di risalire al finto intermediario, denunciato all’Autorità giudiziaria.

A distanza di un anno, il pensionato è incappato nuovamente in un imbroglio orchestrato, secondo gli investigatori, da una donna di 63 anni, cittadina bulgara residente a Frosinone, già nota per precedenti in materia di truffe. Il piano avrebbe preso di mira anziani e persone vulnerabili, con l’obiettivo di conseguire profitti illeciti per diverse migliaia di euro.

L’attività investigativa, avviata dopo la denuncia dell’uomo che aveva rilevato movimenti non autorizzati sul proprio conto, ha consentito ai poliziotti di ricostruire la dinamica e risalire alla presunta autrice. La vittima ha riferito di essere stata contattata telefonicamente da un sedicente operatore di un’agenzia di recupero crediti, il quale si proponeva di recuperare le somme indebitamente sottratte nel 2024, chiedendo una parcella di 1.050 euro, rateizzabile. L’uomo ha rifiutato l’offerta.

Pochi giorni dopo, tuttavia, ha ricevuto un SMS che segnalava in modo generico un prelievo di 1.540 euro. Preoccupato, ha richiamato il presunto operatore, che lo ha rassicurato invitandolo a cliccare sul link contenuto nel messaggio e poi a cancellarlo. Fidandosi, il pensionato ha seguito le indicazioni; subito dopo, sull’app della banca è arrivata la notifica di un bonifico istantaneo di 1.540 euro.

Resosi conto dell’inganno, si è rivolto nuovamente alla Polizia. L’analisi dei tabulati telefonici e dei flussi finanziari ha condotto gli investigatori alla 63enne, individuata come l’artefice del raggiro. La donna è stata denunciata all’Autorità giudiziaria per truffa aggravata online, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.