La sentenza
Vittoria, le spese pazze per la Fiera Emaia tengono ancora banco: condanne in appello della Corte dei Conti
Secondo i giudici contabili il soccorso finanziario per un milione di euro da parte del Comune è stato illegittimo
La vicenda della società AmFm, la municipalizzata del Comune di Vittoria che gestiva gli spazi fieristici e che oggi è in liquidazione, continua a far parlare di sé. I giudici d’appello della Corte dei conti, presieduti da Vincenzo Lo Presti, hanno infatti confermato le condanne di primo grado, chiudendo un capitolo che ruota attorno a pagamenti ritenuti indebiti e a un debito fuori bilancio riconosciuto in maniera illegittima.
Secondo la procura contabile guidata da Pino Zingale, il Comune avrebbe violato il divieto di soccorso finanziario verso l’azienda municipale fiere e mercati, causando un danno erariale stimato in un milione di euro. Al centro della contestazione, oltre 682 mila euro riconosciuti come debito fuori bilancio, che hanno aggravato la situazione economica dell’ente.
La storia si intreccia con il periodo difficile seguito allo scioglimento per mafia del Comune nel 2018, quando furono nominati i commissari prefettizi. Proprio a loro, insieme ad altri dirigenti e revisori, sono state attribuite le responsabilità.
Le condanne riguardano figure di primo piano: Alessandro Basile, dirigente del servizio controllo partecipate e della direzione politiche finanziarie, dovrà risarcire 54 mila euro. Per gli altri – Giovanna Termini, Gaetano D’Erba, Ignazio Napoli, Alessandro Lentini e Francesco Basile – la somma è di 31 mila euro ciascuno.
Non è mancata una posizione definita in modo diverso: quella di Filippo Dispensa, commissario prefettizio, che ha scelto il rito abbreviato e ha chiuso la sua vicenda con il pagamento del 30% della somma contestata.
Tutto è partito dalla denuncia del segretario generale del Comune, che ha acceso i riflettori su una gestione ritenuta irregolare e ha dato il via a un procedimento lungo e complesso. Oggi, con la conferma delle condanne, la Corte dei conti mette un punto fermo su una pagina che racconta non solo di numeri e bilanci, ma anche di una città alle prese con le conseguenze di scelte amministrative pesanti e di un passato segnato da commissariamenti e difficoltà.