Lo scenario
Le "spaccate" natalizie a Catania: criminali “a caccia” di cellulari
Nel giro di pochi giorni due colpi ai danni di negozi di telefonia. In questo periodo di festa la domanda nel mercato nero della tecnologia è in netto aumento
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Natale è tempo di regali. E c’è chi, purtroppo, sceglie per i doni - soprattutto quelli tecnologici e costosi - i mercati illegali. Una pratica da non sottovalutare e che foraggia le azioni criminali, come le due “spaccate” che sono avvenute in città nell’arco di pochissimi giorni. Un primo colpo, a piazza Michelangelo, è fallito miseramente. Perché i telefonini rubati erano solo riproduzioni da esposizione. Insomma tanto rumore per nulla. Il secondo, a San Giorgio, ha fruttato un bottino di 70 cellulari. Dispositivi che prima di essere immessi nei mercati “neri” passano dalle mani di esperti informatici della ricettazione. A Catania ci sono dei laboratori paralegali, alcuni gestiti da stranieri, specializzati a resettare i cellulari rubati da poter riutilizzare. La (ri)vendita avviene per passaparola, ma soprattutto nell’e-commerce. Anche nelle piattaforme lecite dell’usato. Il mondo incontrollato del “ricondizionato”, ad esempio, potrebbe essere una delle vie della commercializzazione di prodotti di sospetta origine furtiva.