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«Caro Babbo Natale», i desideri su pace, salute e ambiente nelle letterine dei bambini di Palermo

La tradizione della scrittura per i regali: le migliaia di missive indirizzate al polo nord vengono raccolte dagli uffici postali

Redazione Palermo

19 Dicembre 2025, 18:06

«Caro Babbo Natale», i desideri su pace, salute e ambiente nelle letterine dei bambini di Palermo

C’è una tradizione che, fortunatamente, resiste naturalmente ai cambiamenti sociali al pari di quelli climatici. E che oltre al tempo resiste evidentemente anche alle guerre. È la tradizione delle letterine con i desideri rivolti a Babbo Natale che si rinnova, in questi giorni, in ogni angolo del mondo.

Anche in provincia di Palermo, sono migliaia le missive indirizzate al Polo Nord che transitano nei circuiti di Poste Italiane. Tante altre vengono raccolte, porta a porta nelle scuole, dai postini che per l’occasione indossano anche cappelli rossi in clima natalizio. Letterine che, affidate alle cassette rosse, ai portalettere e agli sportelli degli uffici postali, “teletrasportano” sogni, paure e speranze dei bambini.

Tanti i temi ricorrenti in tutta la Sicilia, come lo stop alla guerra, la salute per i familiari, la tutela dell’ambiente - a partire dalle strade del proprio quartiere - e il diritto all’istruzione per tutti i bambini. Quest’anno anche la violenza e i femminicidi sono temi sensibili nelle riflessioni dei più piccoli, riflessioni sulle quali gli adulti non potranno che soffermarsi.

C’è anche chi, come Marica, ha già 10 anni e approfitta di un evento nella sua scuola – la Rita Borsellino di Palermo – per leggere una lettera toccante prima di affidarla ai postini che sono passati per la consueta raccolta natalizia. Perché non c’è bisogno di credere in Babbo Natale per avere sogni e desideri. Marica ha un occhio vigile sul mondo e scrive come un’adulta. Lei ama la scrittura, lo confessa. E ama altrettanto leggere. Lo si vede da come e cosa scrive.

Le manca la nonna, vorrebbe rivederla. E la ricorda mentre l’attendeva scendere dall’aereo, mentre preparava gli gnocchi che vorrebbe tanto ricucinare con lei. Ha un pensiero per tutti, per la guerra, per l’ambiente. Ai femminicidi dà un nome e cognome. Ma quello più forte è il messaggio che lancia ai suoi coetanei: “lasciate i telefoni, tornate a giocare per strada. Immergetevi nella lettura”.

Le buste multicolore indirizzate a Babbo Natale arrivano numerose ogni anno, segnale che tra le nuove generazioni l’amore per la scrittura non è del tutto tramontato.

Certamente quello della lettera per Babbo Natale continua a rappresentare uno dei momenti più belli delle festività natalizie e a custodire i sogni e i desideri più intimi. I temi, sempre legali anche all’attualità, confermano la straordinaria capacità dei bambini di osservare ed interpretare la contemporaneità, anche nei suoi aspetti più dolorosi e a volte legati al contesto urbano di riferimento.