Cultura
Messina, molti artisti hanno donato le proprie opere alla prima Biennale d'arte
Oltre 25mila i visitatori che hanno preso parte alle varie esposizioni
 
												Astrazione stratificata, Alessandro Botti
Molti artisti che hanno partecipato alla I Biennale d’Arte di Messina, vista la rilevanza che l’evento artistico ha avuto anche a livello nazionale, hanno deciso di donare le proprie opere alla Biennale in modo tale che possano continuare a essere valorizzate in altre esposizioni, indipendentemente da questo importante evento artistico che si concluderà tra qualche settimana.

Sussurri del mare, Adele Ferrara
"Sono molto contento del successo che ha ottenuto e sta ottenendo la I Biennale d’Arte – ha sottolineato Gianfranco Pistorio, presidente della manifestazione artistica e culturale. Oltre 25mila sono stati i visitatori che finora hanno preso parte alle varie esposizioni dislocate nelle diverse location costituendo un vero e proprio palcoscenico diffuso in cui arte e opere architettoniche hanno “dialogato” tra loro".

Umanità ferita, Pierangela Bascone
"Diversi artisti – ha aggiunto Pistorio – ci hanno contattato per donare la propria opera e farla diventare parte della collezione personale della “Biennale” che sfocerà in un progetto espositivo volto alla creazione di una galleria permanente cui farà capo la Biennale d’Arte".

Map, William Mark Zanghì
Queste le opere che faranno parte del progetto espositivo permanente ancora in progress e che, al momento, sono esposte nei vari siti istituzionali della città, fatta eccezione per due artisti. A palazzo Zanca le fotografie “Sussurri del mare” di Adele Ferrara; “L’abbandono” di Miriam Macrì; “Processione di San Giovanni a Ragusa” di Francesco Minniti.

Processione di San Giovanni a Ragusa, Francesco Minniti
A palazzo dei Leoni le opere pittoriche di Antonio Gaudioso, che però donerà un’opera diversa da quella in esposizione e “Blue Perspective” di Giovanni Primo Greco e la scultura “La sorgente dell’eternità” di Sandos.

Pietà palestinese, Luca Arena
Alla Camera di Commercio le opere pittoriche “The message in a bottle” di Francesco Recupero; “Umanità ferita” di Pierangela Bascone; “Astrazione stratificata” di Alessandro Botti; “Map” di William Mark Zanghì, “Pietà Palestinese” di Luca Arena, “Area Zero” di Angelo Savasta.

L'Abbandono, Miriam Macrì
Alla chiesa dei Catalani la pittura di Francesco Logoteta, che donerà un’opera diversa da quella in esposizione e “Introspezione” di Elio Ruffo. Al teatro Vittorio Emanuele l’opera pittorica “Trittico degli spiriti” di Emmanuel Hendrix e la scultura “La vita segreta delle pere” di Alena Andreeva.
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