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La chitarra che evoca il sole: Boccherini e Ensemble Aurora a Palazzo Biscari
Domenica 9 novembre con Enrico Gatti e il giovane Eugenio Della Chiara per i quintetti di Luigi Boccherini: atmosfere solari, intime e il celebre fandango
Dopo l’entusiasmante doppio appuntamento del 31 ottobre, intitolato “La rosa dei venti” e dedicato agli strumenti a fiato, il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche prosegue il suo cartellone sotto la guida del Direttore artistico, il professor Agostino Ziino, con proposte di grande pregio.
Domenica 9 novembre, nelle sale del principesco Palazzo Biscari di Catania, sarà protagonista l’Ensemble Aurora con il suo primo violino, il maestro Enrico Gatti, primus inter pares accanto a Pietro Battistoni (secondo violino), Cristiano Delpriori (viola) e Cristina Vidoni (violoncello).
Un ensemble “solare” non solo perché, nella loro visione, l’origine del mondo è un suono di luce, ma anche per la presenza del maestro Eugenio Della Chiara alla chitarra, strumento che richiama l’aulica tradizione apollinea.
Il primo concerto, alle ore 19, porta il titolo “Luigi Boccherini e l’evoluzione del quintetto per archi”. La “piccola orchestra” eseguirà il Quintetto in sol maggiore G 450 del celebre compositore lucchese, innovatore del genere, che concluse la sua vita in Spagna, terra intimamente legata alla chitarra.
Dopo il piacevole wine break, alle 20.30 si terrà il secondo concerto, che riprende una trama espressiva analoga—ora vivace, ora distesa, quindi in tempo di minuetto—presentando altri due luminosi esempi tra i dodici quintetti con chitarra. Di particolare rilievo il Quintetto in re maggiore G 448, con la “Pastorale” in apertura e il celebre “Fandango” a chiusura.
I quintetti per chitarra e archi G 448, G 450 e G 451 appartengono alla raccolta che Boccherini dedicò al marchese Benavente, suo ultimo mecenate. I movimenti che li compongono sono, in gran parte, rielaborazioni di precedenti pagine cameristiche, nelle quali la chitarra subentra a uno degli strumenti originari dell’ensemble. Il maestro lucchese aveva avuto modo di approfondire la prassi dello strumento negli anni al servizio di uno dei più acclamati virtuosi del tempo, Padre Basilio, frate cistercense e musicista presso la corte madrilena.
Nel G 448, se nei primi due movimenti la chitarra sostituisce il secondo violoncello di una composizione anteriore, negli ultimi due emerge in pieno la natura delle sei corde: il Fandango conclusivo, come annotò lo stesso Boccherini, doveva essere eseguito “a la manera del tocar del Padre Basilio”.
I quintetti G 450 e G 451, in una sorta di ideale contrappunto, rivelano due volti opposti dell’autore: classico e festoso il primo, malinconico e percorso da fremiti preromantici il secondo, che nasce dalla rielaborazione di uno splendido quintetto per fortepiano e archi.
Atmosfere intime e insieme esuberanti segneranno dunque la serata del 9 novembre, grazie all’Ensemble Aurora, al primo violino Enrico Gatti e al giovane virtuoso della chitarra Eugenio Della Chiara: un’esperienza da assaporare, lasciandosi avvolgere dai suoni e dalla luce che emanano.
L’elevato livello dell’offerta artistica di Magie Barocche si affianca a una politica di prezzi accessibile: biglietto per singolo concerto a 10 € (intero) e 5 € (ridotto, per under 26 e over 65), prenotabili su diyticket.it o acquistabili direttamente al Palazzo Biscari. Per ulteriori dettagli: www.magiebarocche.it.