“Il giardino delle Esperidi” a Palazzo Biscari
Jordi Savall chiude in trionfo il Festival Internazionale del Val di Noto
Magie Barocche a Catania con un viaggio dal tardo Rinascimento alle suggestioni del Nuovo Mondo
La quindicesima edizione del Festival Internazionale del Val di Noto – Magie Barocche si congeda in grande stile: domenica alle 19 il magnifico Palazzo Biscari ospita Jordi Savall e il suo ensemble Hespèrion XXI per il concerto Il giardino delle Esperidi. Un appuntamento d’eccellenza che porta per la prima volta il maestro catalano a Catania e suggella una rassegna ricca di scoperte e interpreti di alto profilo.
Savall, figura planetaria della musica antica e fondatore di Hespèrion XXI, propone un programma che attraversa spazi e tempi: dal tardo Rinascimento al Barocco, fino alle suggestioni del Nuovo Mondo. Tra le pagine in programma, Folías antiguas, tradizioni occitane e sefardite reinventate dal Maestro, brani di Gaspar Sanz e pièce di autori come Diego Ortiz, Pedro Guerrero, Santiago de Murcia e Francisco Correa de Arauxo, oltre a una serie di anonimi che documentano la vivacità musicale delle corti e delle tradizioni popolari.
Ad affiancare Savall, virtuoso della viola da gamba e direttore, ci saranno Xavier Díaz Latorre (strumenti a pizzico) e Xavier Puertas (percussioni), compagni di viaggio ideali per un repertorio che spazia dalle romanze castigliane alle improvvisazioni ispirate alle musiche basche, galiziane e alle melodie del Perù coloniale. Il concerto esplora anche i cosiddetti “Lamenti e Follie” provenienti dalle Americhe, offrendo una prospettiva transatlantica sui temi e le variazioni musicali.
Il concerto, sostenuto dalla Generalitat de Catalunya e dall’Institut Ramon Llull, è il coronamento di una manifestazione che ha puntato con coerenza sulla rivalorizzazione del patrimonio musicale storico, proponendo al pubblico opere spesso inedite o dimenticate. La presenza di Savall e di Hespèrion XXI eleva la chiusura del festival a momento di straordinaria risonanza culturale per il territorio.
Magie Barocche chiude così la sua quindicesima stagione confermandosi vetrina di qualità per la musica antica e per la ricerca interpretativa; al contempo lascia aperta la finestra su una nuova edizione 2026 già in lavorazione, con l’auspicio di continuare il dialogo fra storia musicale e pubblico contemporaneo.