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Giovani sottoutilizzati, salari fermi: l'allarme Istat per un'Italia che invecchia

I "digitali", sottoutilizzati, sono l'unica leva per rilanciare produttività e competitività

Laura Mendola

07 Ottobre 2025, 13:53

15:45

Giovani sottoutilizzati, salari fermi: l'allarme Istat per un'Italia che invecchia

In un’Italia che invecchia, il motore della produttività rischia di spegnersi. L’Istat lancia un monito inquietante: la piramide demografica nelle aziende è sbilanciata verso i 50enni, mentre i giovani, sempre più rari, diventano una risorsa preziosa e sottoutilizzata. Durante l’audizione sul Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpfp), i tecnici dell’Istituto hanno tracciato un quadro che non lascia spazio a dubbi: il Paese non può più contare su una forza lavoro massiva, ma deve puntare tutto sulla qualità. E questa qualità ha il volto dei giovani.

Salari ancora al palo: il gap resta profondo

Sul fronte retributivo, l’Istat segnala una timida inversione di tendenza. Il recupero delle retribuzioni reali è iniziato, ma resta un divario del 9,1% rispetto ai livelli di gennaio 2021. Un dato che pesa soprattutto sui giovani, spesso costretti ad accettare stipendi bassi nonostante una formazione elevata. “Entrano persone pronte a innovare, ma non vengono valorizzate”, denunciano i tecnici.

Un Paese che non investe nei giovani si condanna da solo

L’inserimento di personale under 35 con competenze digitali ha dimostrato di aumentare la produttività aziendale. Eppure, le imprese continuano a preferire profili senior, frenando l’innovazione. “Assumere giovani conviene”, ribadiscono gli esperti, ma il sistema sembra ignorarlo. Il rischio? Un’Italia che corre con il freno a mano tirato, incapace di competere in un mondo che cambia a velocità vertiginosa.

Serve una svolta, subito

Il messaggio è chiaro: senza un cambio di passo, l’Italia rischia di perdere il suo futuro. Servono politiche attive per l’occupazione giovanile, investimenti nella formazione e un deciso aumento dei salari. Il capitale umano va trattato “con i guanti bianchi”, perché è l’unico vero antidoto al declino.