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Report Ambrosetti, in Sicilia la manifattura traina l'export. Schifani: «Sicilia in forte crescita»

Il trend rispetto al 2019 rimane positivo con una crescita del 38,7% contro il 27,8% dell’Italia

Francesca Aglieri Rinella

30 Ottobre 2025, 11:34

12:10

Report Ambrosetti, in Sicilia la manifattura traina l'export. Schifani: «Sicilia in forte crescita»

L’export della Sicilia nel 2024 si è attestato a 13,2 miliardi di euro: decimo valore tra le regioni italiane e secondo nel Mezzogiorno dopo la Campania. Su base annua le vendite all’estero sono diminuite dell’8,3%, a fronte del -1,1% registrato a livello nazionale. Il report Ambrosetti, tuttavia, segnala che “il trend rispetto al 2019 rimane positivo con una crescita del 38,7% contro il 27,8% dell’Italia”.

Composizione settoriale

La manifattura concentra il 92,4% dell’export regionale, trainata dai prodotti petroliferi (62,8%). Seguono l’agroalimentare (8,6%), la chimica (7,9%), l’elettronica (6,1%) e gli apparecchi elettrici (5,6%).

Occupazione

Sul fronte occupazionale, pur essendo la prima regione per incremento del tasso di occupazione dal 2019 (+5,6%), l’Isola resta diciottesima per livello complessivo, con un tasso del 46,8%, davanti soltanto a Campania e Calabria e con un divario di 15,4 punti rispetto alla media italiana. La Sicilia è inoltre terzultima per occupazione femminile e seconda per incidenza dei Neet: il 25,7% dei giovani non studia, non lavora e non cerca un impiego.

Prospettive

Il Rapporto strategico 2025 di The European House – Ambrosetti delinea una regione in fase di solida espansione. A rimarcarlo è stato il presidente della Regione, Renato Schifani, a Palermo, durante la presentazione del documento nell’ambito della terza edizione di Act Tank Sicilia, organizzata da The European House Ambrosetti.

«I dati del Rapporto 2025 - dice il governatore - confermano che la Sicilia sta vivendo una fase di crescita solida. Il miglioramento del 78% degli indicatori è il risultato del lavoro portato avanti dai governi regionali di centrodestra, con politiche mirate a sostenere imprese, occupazione e sviluppo. Dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia, in cui i progressi sono stati rallentati, oggi la Sicilia mostra una ripresa vigorosa e si colloca ai vertici nazionali per crescita del Pil e dell’occupazione. Proseguiremo su questa strada, affrontando con responsabilità le criticità ancora presenti - dal divario infrastrutturale alla scarsa partecipazione di donne e giovani al mondo del lavoro - per consolidare una crescita duratura e inclusiva, all’altezza delle potenzialità della nostra Isola».

Sicilia: tre filiere strategiche ad alto potenziale

La Sicilia può contare su tre filiere strategiche: economia del mare, agroalimentare e vino, meccatronica e ICT. È il risultato del report Ambrosetti, presentato a Palermo nel corso di Art Tank Sicilia.

La Regione è al terzo posto in Italia per numero di imprese blu attive (28.807) e al quinto per occupati nella filiera. Tra le eccellenze, il polo cantieristico navale di Siracusa, che nel 2024 ha superato i 22 milioni di euro di export.

Nell’agroalimentare, i 14 distretti siciliani hanno contribuito per il 7,3% al valore aggiunto della filiera italiana, pari a 5 miliardi di euro. La Sicilia, con oltre 151 mila occupati, è la seconda per numero di addetti nel settore.

Meccatronica e ICT hanno generato un valore aggiunto complessivo di 2,4 miliardi di euro, il 2,6% del totale regionale. “Palermo e Catania si distinguono per un’elevata concentrazione di imprese e addetti, configurandosi come polo di riferimento per l’innovazione digitale”.

Grazie alla posizione e al potenziale delle energie rinnovabili, la Sicilia si candida a diventare un hub energetico del Mediterraneo.