Attualità
Vittoria, il mercato ortofrutticolo e l'ordinanza: la parola ai concessionari
Il presidente Margiotta: "Ci sono delle criticità. Ci stiamo muovendo per cercare di risolverle"
Il mercato ortofrutticolo di Vittoria
Fidatevi di Fidone, perché di mercati se ne intende, soprattutto in ottica moderna versione 2.0 rispetto ai metodi arcaici degli anni ‘80/90. Anche perché Gianfranco Fidone, prima di essere sindaco di Acate (città dove alla “viscarana” si dice “cca sutta nun ci chiovi”) è anche l’avvocato amministrativista di circa l’80% dei commissionari ortofrutticoli che adiscono le vie legali o si rivolgono al Tar quando i box vengono chiusi in maniera forzata e ritengono certe imposizioni appaiono soprusi. Della ordinanza 82 firmata dal sindaco Francesco Aiello ne abbiamo parlato ieri con l’articolo della collega Alessia Cataudella. L’ordinanza ha partorito polemiche e interventi. L’intervento che ha dato più fastidio al sindaco di Vittoria è quello del collega di Acate. Ed è come se il toro avesse visto il torero con la muleta rossa. “Cui prodest? – scrive Aiello nella parte del toro- Leggo il post del sindaco-avvocato di Acate sul Mercato e resto amareggiato per l'ingerenza di un collega su atti complessi finalizzati a combattere l'illegalità, ma necessari. Il Mercato di Vittoria è certo vicino all’avvocato e i dubbi sul perché interviene come sindaco destano in me stupore e rincrescimento”.
E Fidone, nella veste del torero, non si fa attendere. “Onorevole, lei conosce l’italiano, ha compreso le mie parole, allora perché vuole strumentalizzarle pro domo sua? Ed è subito scontro fra Titano il grande e Titano il piccolo.
“Di quali “interessi particolari” sarei “mastro e maestro”? In cosa avrei tracimato? - osserva l’avvocato-sindaco Fidone- pensi al futuro della sua città, che è anche la città in cui sta crescendo mia figlia”.
A questo punto Aiello si ricorda di avere un ufficio stampa e una portavoce a cui affida la risposta da pubblicare sulla bacheca ufficiale del Comune. E i toni sembrano più sobri. “L’ordinanza numero 82 non nasce per limitare o penalizzare gli operatori, ma per introdurre regole di trasparenza, tracciabilità e correttezza nelle contrattazioni, principi che soprattutto in un settore complesso come quello ortofrutticolo, tutti dovremmo sostenere con convinzione. Mi auguro che, piuttosto che alimentare polemiche, si possa lavorare insieme per rafforzare il territorio e sostenere il comparto agricolo e l’intera economia che rappresenta delle nostre città”.
Guarda caso, l’unica voce che non parla è quella dell’Associazione concessionari. Presidente Margiotta, nulla da dichiarare? “Il silenzio - risponde Toni Margiotta - è una scelta dell’associazione. Però a questo punto intervenire è dovere. Nella nuova ordinanza ci sono criticità, sebbene lo spirito positivo da parte del Comune in ottica di legalità e trasparenza. Noi siamo sempre stati per questo concetto. Criticità che spero di rappresentare al sindaco, infatti stiamo aspettando un incontro e valuteremo insieme il da farsi”.
Giuseppe La Lota