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Economia

La nuova proposta di bilancio 2028-2034 dell’Unione Europea: le linee guida

Il dibattito verte su come bilanciare le priorità storiche (coesione e agricoltura) con le nuove sfide (sicurezza, clima e competitività) e su come finanziare il bilancio a lungo termine

19 Novembre 2025, 00:18

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La nuova proposta di bilancio 2028-2034 dell’unione europea: le linee guida

La Commissione Europea il 16 luglio 2025 ha definito la nuova proposta di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028-2034, con la quale mira a rafforzare la sovranità, la competitività e la resilienza dell’Europa, con un bilancio di circa 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Reddito Nazionale Lordo medio dell’UE, da investire nell’arco di sette anni.

La prima importante innovazione della proposta riguarda il quasi raddoppio delle risorse finanziarie rispetto all’ultimo QFP 2014-2020 (1.087,2 mld € a prezzi correnti). Il nuovo QFP mira inoltre a una maggiore flessibilità del bilancio, per permettere all’Europa di agire rapidamente di fronte a nuove priorità politiche, e per completare la transizione digitale e verde, la difesa e l’innovazione tecnologica, introducendo il nuovo Fondo Europeo per la Competitività e semplificando i programmi esistenti tramite Piani di partenariato nazionali e regionali, per garantire maggiore coesione economica, sociale e territoriale.

La Commissione propone inoltre la fusione e nazionalizzazione dei due pilastri storici dell’integrazione europea: la Politica Agricola Comune (PAC) e la Politica di Coesione, attraverso sei Priorità Strategiche (PS):

  • Investire nelle persone, negli Stati membri e nelle regioni
  • Promuovere l’istruzione, i diritti sociali e la democrazia
  • Promuovere la prosperità attraverso la competitività, la ricerca e l’innovazione
  • Proteggere le persone e sviluppare la preparazione e la resilienza
  • Proteggere l’Europa e costruire partenariati per un’Europa più forte nel mondo

Le risorse finanziarie sono proposte così ripartite:

  • Piani di partenariato nazionali e regionali: 865 mld € (44%)
  • Fondo europeo per la competitività: 409 mld € (21%)
  • Europa globale: 200 mld € (10%)
  • Rimborso di NextGenerationEU: 168 mld € (8%)
  • Erasmus+ e AgoraEU: 49 mld € (2%)
  • Altro (MCE, Protezione civile e salute, Mercato unico, Euratom, PESC, Giustizia, smantellamento nucleare, PTOM, Pericles IV): 209 mld € (15%)

In particolare, la PS “Investire nelle persone, negli Stati membri e nelle regioni” sarà attuata attraverso i Piani di partenariato nazionali e regionali, con investimenti finalizzati a ridurre le disparità, sostenere l’agricoltura e la pesca, rafforzare i diritti sociali e promuovere le pari opportunità. Sono previsti: 865 mld € per i Piani di partenariato, 300 mld € a sostegno del reddito di agricoltori e pescatori, e 150 mld € da investire in difesa, energia e tecnologie strategiche.

La PS “Promuovere l’istruzione, i diritti sociali e la democrazia” sosterrà inclusione sociale, posti di lavoro di qualità, istruzione e competenze, alloggi accessibili e infrastrutture sociali per sostenere la partecipazione democratica e la libertà artistica e culturale. Questa PS finanzia almeno il 14% dei piani di partenariato dedicati alla spesa sociale, sostiene circa 93 milioni di europei a rischio di povertà o esclusione sociale e dedica 41 mld € al programma Erasmus+.

La PS “Promuovere la prosperità attraverso la competitività, la ricerca e l’innovazione” mira a rafforzare le catene di approvvigionamento, sostenere i processi innovativi e potenziare le tecnologie pulite e intelligenti. Sono previsti 451 mld € per competitività e ricerca, con investimenti 5 volte superiori rispetto al QFP precedente nel digitale e 6 volte maggiori in tecnologie pulite, bioeconomia e decarbonizzazione.

La PS “Proteggere le persone e sviluppare la preparazione e la resilienza” finanzierà strumenti più rapidi, efficienti e flessibili per rispondere a catastrofi naturali e crisi causate dall’uomo, programmando la gestione delle crisi in tutte le fasi. Per questa PS sono previsti circa 400 mld € in prestiti attivabili per gli Stati membri colpiti da gravi crisi e 10,7 mld € per la protezione civile e la preparazione alle emergenze sanitarie.

La PS “Proteggere l’Europa e costruire partenariati per un’Europa più forte nel mondo” mira a rafforzare il ruolo dell’UE a livello globale, sostenendo gli Stati che aspirano all’adesione (con particolare riguardo all’Ucraina) e aumentando gli investimenti per pace e sicurezza. Le previsioni sono: 200 mld € per Europa globale, 100 mld € per il sostegno all’Ucraina e 15 mld € come riserva per crisi ed esigenze impreviste.

La proposta di QFP, esitata dalla Commissione il 16 luglio 2025, è ora all’attenzione del Parlamento europeo e del Consiglio, che per i prossimi due anni saranno impegnati in negoziati complessi per definire il documento finale.

Il dibattito verte su come bilanciare le priorità storiche (coesione e agricoltura) con le nuove sfide (sicurezza, clima e competitività) e su come finanziare il bilancio a lungo termine. Il Parlamento ha già espresso alcune riserve che potrebbero portare a respingere la proposta nella forma attuale; il Consiglio è in fase di valutazione. La presidenza danese ha annunciato un primo pacchetto negoziale entro dicembre 2025. Tra le critiche principali: la proposta di fusione e nazionalizzazione di PAC e Politica di Coesione e la possibile centralizzazione dei fondi che potrebbe ridurre il ruolo delle Regioni nei processi decisionali e di allocazione.

L’obiettivo è raggiungere un accordo che permetta l’avvio dei nuovi programmi a partire dal 1/1/2028; l’approvazione finale richiede l’unanimità del Consiglio e il consenso del Parlamento europeo.

Per il finanziamento a lungo termine, senza aumentare i contributi degli Stati membri, sono previste cinque nuove fonti di reddito: EU ETS (scambio di quote di emissioni), meccanismi di adeguamento del carbonio alle frontiere, rifiuti elettronici non raccolti, accise sul tabacco e contributi delle grandi imprese del mercato unico.

Testo a cura di Olido Terrana, architetto, PhD in Pianificazione urbana e territoriale, già professore di Urbanistica e Politiche territoriali presso l’Università degli Studi di Palermo (UNIPA) e project manager di iniziative interterritoriali, transnazionali e transcontinentali. Fonte: Commissione europea, “The 2028-2034 EU budget for a stronger Europe”, Bruxelles, 2025.