Gibellina
L’ex chiesa Santa Caterina diventa un contenitore di arte contemporanea e di eventi culturali
L’associazione «Percorsi a morsi» ha ottenuto l’affidamento del sito e avviato un progetto di valorizzazione con il rilancio del Museo del Cretto tramite pannelli esplicativi sull’opera di Burri; prevista anche la riqualificazione degli edifici annessi, destinati a sale espositive
L'ex chiesa di Santa Caterina a Gibellina
Dopo anni di abbandono, l’ex chiesa di Santa Caterina, incastonata nel paesaggio evocativo del Cretto di Burri, torna a vivere. A guidare questa rinascita è l’associazione culturale «Percorsi a morsi» di Poggioreale, che ha ottenuto l’affidamento del sito e avviato un progetto di valorizzazione artistica e territoriale. La struttura, nella parte bassa della Vecchia Gibellina, rappresenta un crocevia simbolico tra memoria e futuro. Un tempo luogo di culto, poi ridotta a rudere dal terremoto del 1968, diventerà un centro pulsante di cultura contemporanea. Dopo anni di chiusura per carenza di personale, l’ex chiesa torna dunque ad aprirsi al pubblico, pronta ad accogliere chi percorre le strade della memoria e cerca nuove visioni. L’intervento di recupero, firmato dall’architetto Giovanni Nuzzo, ha restituito alla chiesa una copertura arcuata e una nuova identità, pensata inizialmente come sede del «Museo del Grande Cretto».
A guidare «Percorsi a morsi» è l’architetto Michele Benfari, figura di spicco nel panorama dei beni culturali siciliani, già soprintendente ad Agrigento e direttore del Museo Bernabò Brea di Lipari. Al suo fianco, la vicepresidente Rosalia Urso. «Vogliamo offrire residenze creative per artisti, scrittori e musicisti - spiega Benfari - ma anche promuovere il teatro, la letteratura e l’enogastronomia locale. Puntiamo a uno spazio vivo, dove l’arte dialoghi con il territorio e le sue eccellenze. Tali opportunità sono consentite dal bando pubblico voluto dal Comune di Gibellina e dal sindaco Salvatore Sutera. Inoltre ci impegniamo a promuovere il teatro, la letteratura e l'enogastronomia del territorio, valorizzando le tradizioni e le eccellenze locali».