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MEDIO ORIENTE

Hamas consegna i primi ostaggi: rilascio in due fasi, già in Israele un gruppo di 7

Trasferiti dalle Forze di difesa israeliane che si trovano nella Striscia e portati fuori, per l'incontro con le loro famiglie dopo oltre 700 giorni di prigionia

Alfredo Zermo

13 Ottobre 2025, 07:18

08:51

Hamas consegna gli ostaggi israeliani: rilascio in due fasi, i primi già affidati alla Croce Rossa

Sono stati consegnati alla Croce Rossa i primi sette ostaggi dei 20 che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas. L’annuncio è stato accolto da un boato nella Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv.

I primi sette rilasciati - inizialmente era stato riferito che ne sarebbero stati liberati sei - sono: Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dallal.  

Una volta consegnati alla Croce Rossa, per gli ostaggi inizia il trasferimento con le Forze di difesa israeliane che si trovano nella Striscia per essere portati fuori, alla caserma dell’esercito di Rèim, dove verranno sottoposti ai primi controlli fisici e psicologici e incontreranno le loro famiglie dopo 737 giorni di prigionia.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno allegato un biglietto personale per gli ostaggi che stanno tornando, insieme al kit di accoglienza preparato per loro e che troveranno nella stanza di ospedale che li accoglierà.

Sul biglietto c'è scritto: «A nome di tutto il popolo di Israele, bentornato! Ti abbiamo aspettato, ti abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu». Lo rende noto l’ufficio del primo ministro. Il kit include, tra le altre cose, abbigliamento e oggetti personali, un computer portatile, un telefono cellulare e un tablet. 

La seconda fase del rilascio degli ostaggi ancora vivi avrà luogo alle 10 (le 9 in Italia) nel sud di Gaza. Il gruppo terroristico dovrebbe rilasciare in totale 20 ostaggi ancora vivi questa mattina.

L'arrivo in Israele

I primi sette ostaggi israeliani liberati questa mattina da Hamas sono arrivati in Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane. I sette saranno sottoposti a uno screening medico iniziale presso l’ospedale da campo di Rèim, dove incontreranno per la prima volta in due anni i loro familiari più stretti e i loro cari. Successivamente saranno trasportati in ospedale per controlli approfonditi.