I danni
Friuli, migliora il meteo dopo l'ondata di maltempo. Trovato il corpo della dispersa
Il presidente Fedriga nelle zone colpite: «chiederemo intervento del Governo»
Migliorano le condizioni meteo in Friuli Venezia Giulia dopo l’ondata di maltempo che nelle ultime ore ha messo in ginocchio la regione. Oggi è il giorno della ricognizione. Per la conta dei danni, dice il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, «è ancora presto». Ma le piogge record che si sono abbattute in particolare sull'Isontino e nell’Udinese hanno causato devastazione. Il bilancio è di due morti e 400 sfollati.
Nella tarda serata di ieri è stato recuperato anche il corpo di Guerrina Skocaj, 83 anni: l’anziana era dispersa dopo che una frana di fango si era abbattuta su tre abitazioni a schiera a Brazzano di Cormons (Gorizia). È stata inghiottita dal fango come il suo vicino di casa, il tedesco Quirin Kuhnert, 32 anni, che era andato in soccorso alla donna nel tentativo vano di salvarla. Matteo Betteto, 35 anni, è l’unico sopravvissuto all’enorme colata di fango: «Io e Quirin stavamo evacuando Guerrina - racconta dal letto dell’ospedale - e siamo stati travolti».
L’area oggi resta ancora zona rossa, 84 le persone residenti evacuate in via precauzionale; avviate anche le indagini per cercare di stabilire le cause della frana e di accertare eventuali responsabilità. Le verifiche sono a cura dei carabinieri e dei periti dei vigili del fuoco. Numerosi intanto i messaggi di dolore e cordoglio che gli abitanti hanno lasciato su una panchina nei pressi della frana; alcuni hanno anche aiutato la vedova di Kuhnert a svuotare dall’acqua il negozio di enogastronomia che la coppia aveva rilevato.
Fedriga oggi si è recato in sopralluogo nelle aree dell’Isontino più colpite. Presente, tra gli altri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. «Noi interverremo nella prossima legge di bilancio per supportare comuni, popolazioni e imprese. Ho chiesto ovviamente anche al governo che si muova in tal senso. Oggi la priorità è far tornare il più possibile alla normalità quei territori», ha assicurato Fedriga prima di intraprendere la visita.
Il presidente si è recato a Brazzano nella sede della Protezione civile e poi a Versa di Romans d’Isonzo (Gorizia): qui gli sfollati, dopo l’esondazione dei corsi d’acqua circostanti, sono 319. Da quanto si apprende sono 8 le persone che hanno passato la notte nella palestra comunale e altre 23 in albergo; le restanti sono state ospitate da famiglie. «Stiamo lavorando per far tornare il prima possibile e il più alto numero possibile di cittadini nelle proprie case», aggiunge Fedriga. «Quello che mi ha stupito e che non cessa di stupirmi ed emozionarmi - osserva Ciriani - è che queste persone dopo neanche 24 ore da un evento alluvionale senza precedenti hanno già ripulito tutto lavorando in mezzo a case invase dal fango, il governo è con loro e farà di tutto per aiutarli e sostenerli». A Versa si lavora per garantire la funzionalità degli impianti elettrici e a gas. Ieri l’intero abitato era stato evacuato, oggi il deflusso delle acque ha consentito l'avvio della pulizia da parte di residenti, volontari della Protezione civile e vigili del fuoco. A Brazzano e Versa sono stati impegnati oltre 200 pompieri; nella zona di Udine, causa allagamenti, sono invece intervenuti un centinaio di uomini dei comandi di Udine, Pordenone, Trieste, Ferrara, Ravenna, Bologna, Verona, Vicenza e Milano.
(Articolo di Alice Fumis - ANSA)